parcheggi a pagamento

“Un contratto firmato in splendida solitudine , senza passare per la giunta comunale azzerata dalle recenti dimissioni di quattro assessori , che non tiene nel giusto conto le esigenze della cittadina”. Un’accusa che dai banchi dell’opposizione raggiunge il sindaco di Tortolì, Mimmo Lerede.

Mimmo Lai, esponente del gruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, non ha apprezzato la recente stipula del contratto definitivo con l’amministratore delegato della Project Automation, Fabrizio Felippone,  per la gestione dei parcheggi in città.

Anche ieri il controverso argomento, che aveva infuocato l’astate tortoliese, è stato al centro di una riunione del gruppo consiliare del Pd . E Lai, in questo frangente non la manda a dire al sindaco. “Otto anni di contratto mi sembrano tanti. Poi c’è un’altra questione – osserva l’esponente dell’opposizione  – gli stalli sono troppi e soprattutto posizionati dove non dovrebbero, come nel caso del poliambulatorio di via Carchero. Lì ci vanno giovani e anziani con problemi di salute, avrebbero dovuto lasciarli gratuiti”.

La ditta lombarda che quest’estate ha gestito anche i parcheggi nelle zone costiere, darà lavoro a un gruppo di giovani tortoliesi. Tra una settimana il servizio potrà essere riavviato con l’impiego di tutti i 19 ausiliari, riconfermati anche se con turni di lavoro ridotti.

Dopo un importante intervento di riqualificazione, il Parco Urbano della IV Regia, nella zona di Sa Scafa, è stato ufficialmente restituito alla città. L’inaugurazione si è svolta ieri mattina alla presenza del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana.

Foto di Matteo Lecis Cocco Ortu

Il progetto di riqualificazione, finanziato con un investimento di circa 1,6 milioni di euro, ha interessato un’area di 11 mila metri quadri, risalente al XIV secolo e un tempo utilizzata per il rimessaggio delle barche da pesca. Il nome “IV Regia” richiama il dazio che i pescatori versavano allo Stato – una quarta parte del pescato – fino al 1956.

Foto di Matteo Lecis Cocco Ortu

L’intervento ha seguito i principi del Design for All, con l’obiettivo di rendere il parco completamente accessibile. Il risultato è un’oasi inclusiva, aperta tutto l’anno, dotata di percorsi didattici, servizi, illuminazione, videosorveglianza e un’area parcheggi immersa nel verde.

Foto di Matteo Lecis Cocco Ortu

Il nuovo complesso comprende l’Arena Torre Quarta Regia, l’Arena Belvedere, spazi per eventi, e tre “miradouros” – piattaforme affacciate direttamente sulla laguna – che offrono scorci unici verso Capoterra, Castello e le Torri di San Pancrazio e dell’Elefante. A completare l’opera, un’area eventi attrezzata, pensata per installazioni temporanee e manifestazioni culturali.

Foto di Matteo Lecis Cocco Ortu