Pari per il Lanusei, vola il Loceri.

Pietro Staffa (maglia bianca), ai tempi del Lanusei.

Vittoria nel segno di Marco Nieddu, per il Tortolì in trasferta contro la Ferrini Cagliari (3 a 2). Sempre in svantaggio, i tortoliesi ribaltano il risultato prima con Budroni e poi con una doppietta del capitano. Prima rete su rigore, poi goal vittoria allo scadere su perfetto assist di Stefano Murreli, ex Ferrini.

Altro passo falso per il Lanusei, fermato sul pari casalingo (2-2) dalla matricola Monastir. Sotto di due goal, i ragazzi di Loi sono riusciti a riacciuffare il risultato. Prima accorciano le distanze con Gutierrez, poi ad inizio ripresa ci pensa il bomber argentino Viani a ristabilire l’equilibrio. Il resto della gara si trasforma in un inutile assedio alla porta ospite.

Vendemmia di goal in Prima categoria. Calano un poker l’Idolo a Girasole (4-0) e il Villagrande a Triei (4-0).

Gli arzanesi, con Ladu in panchina in sostituzione del neo sposo Podda in viaggio di nozze, passano subito grazie all’autogoal di Murgia. Gli ospiti dilagano poi con Lancioni, Cseke e Doa. A “Sa e Fenu” di Triei, i ragazzi di Cannas si impongono grazie ad una doppietta del panzer Montagna, poi con Staffa e Vitale. Vittoria di misura (1-0) della Baunese al “Zinnias” contro la Castor. Basta un goal di Sergio Mereu nel primo tempo, su azione di contropiede, per regalare altri tre punti alla sua squadra. Partita da over a Jerzu, dove Cannonau e Cardedu firmano un pari a suon di goal (3-3). Francesco Boi porta avanti di due reti la propria squadra, ma nel secondo tempo prima Orrù poi Todde pareggiano i conti. Su assist di Langiu, Boi segna la sua personale tripletta. Allo scadere, l’arbitro vede un fallo di mano in area ospite e concede la massima punizione. Daniel Muceli realizza dal dischetto firmando il definitivo pareggio. Il Bari Sardo strappa un punto sul campo della Gemini (1-1). In vantaggio con Guiso, i bariesi vengono raggiunti all’85°. Corner per la Gemini e incornata di Consigli.

Nel girone D di Seconda, vittoria esterna per il Tertenia ad Atzara (1-0), grazie al goal di Michele Piras. Ancora una sconfitta per il Lotzorai, 2 a 0 a Desulo. Marco Palmas e Jacopo Magari firmano la vittoria del Loceri a Tonara (2-0). Sospesa invece per maltempo la gara tra il Perdasdefogu e l’Ilbono. Al 30°, sul risultato di uno a zero per gli ospiti, goal di Mameli, l’arbitro Melis decreta la sospensione del match.

Ollolai – Seui finisce 3 a 0 per gli ospiti, grazie alla rete di Casula e alla doppietta di Walter Laconi. Nell’anticipo di sabato, sconfitta per 2 a 1 del Talana a Seulo. I ragazzi di Roberto Marongiu passano in vantaggio con Marco Murgioni, ma poi crollano sotto i colpi di Tore Boi (doppietta).

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.