lettera, immagine simbolo

I rilievi del sindaco Gianluca Congiu alla passata amministrazione non sono piaciuti al suo predecessore.

E’ polemica tra l’attuale primo cittadino di Girasole, Gianluca Congiu, che in un’intervista pubblicata sul nostro sito aveva parlato della sua esperienza e delle difficoltà affrontate durante il mandato, e l’ex sindaco Antonello Podda, che ha affidato ad un documento la sua posizione e la difesa dall’accusa di non aver partecipato alla vita della comunità.

“In merito all’intervista del neofita sindaco al vostro giornale, affermo che insieme alla decisione di non ricandidarmi alle elezioni del 2012 era intrinseca la volontà di non volermi più occupare di beghe o contumelie paesane” si legge nella nota a firma dell’ex primo cittadino che proprio non ha gradito quanto dichiarato da Congiu. “Osservo con profondo dispiacere – prosegue Podda – come un giovane venuto da Roma che crede nella politica come spirito di servizio nei confronti degli altri, occupi il suo tempo a guardarsi indietro, a rincorrere i fantasmi del passato, a disprezzare gli altri, a cercare di sminuire, falsificare e mistificare l’operato della precedente amministrazione. Vorrei che tenesse bene a mente che un sindaco non si pesa dalle presenze al bar, dalla partecipazione alle feste o dai salamelecchi distribuiti per strada, ma dalla capacità di amministrare e di rappresentare degnamente la comunità nei vari consessi. Inoltre, i problemi dei cittadini vanno discussi e affrontati nella sede comunale”.

Questa la conclusione al vetriolo del documento di Podda: “Quando il sindaco Congiu riuscirà, non a raggiungere questi obiettivi, ma almeno a capirli, credo avrà intrapreso la giusta strada per assolvere il compito che la comunità di Girasole gli ha affidato”.

Ogni anno, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, lo stagno di Santa Giusta si trasforma in un palcoscenico unico: qui non sfrecciano motoscafi né barche a vela, ma antiche imbarcazioni fatte di erbe palustri. Sono i fassoisi, utilizzati dai pescatori già in epoca nuragica, e protagonisti assoluti della Regata de is Fassois.

L’idea di riportare in vita questa tradizione nacque nel 1978, grazie a un gruppo di giovani e all’associazione Is Fassoneris insieme alla Pro Loco. Da allora, ogni edizione è diventata un viaggio nel tempo: vedere i concorrenti remare su queste fragili ma resistenti barche è come assistere a un pezzo di archeologia vivente che prende vita sull’acqua.

Accanto alla competizione sportiva, la festa è cresciuta anno dopo anno: piatti tipici, musica e spettacoli accompagnano la regata, trasformandola in un evento capace di mescolare memoria, sapori e divertimento.

La parte più sorprendente è forse l’entusiasmo dei giovanissimi, che stanno imparando a costruire i fassoisi con la stessa cura dei loro nonni. Nei laboratori scoprono l’arte di intrecciare le erbe dello stagno e restituiscono energia nuova a un patrimonio che rischiava di scomparire.

Ringraziamo di cuore Eva Ennas per le fotografie.

Regata de is Fassois PH Eva Ennas

Regata de is Fassois PH Eva Ennas

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