Conosci il tuo sindaco. Intervista al sindaco di Gairo Roberto Marino Marceddu
Il primo cittadino di Gairo intervistato da Vistanet. Buongiorno Sindaco. In questa nostra rubrica dedicata al sindaco del mese cerchiamo di conoscere meglio non solo l’attività amministrativa dei primi cittadini ogliastrini ma anche la loro storia, il loro excursus
Il primo cittadino di Gairo intervistato da Vistanet.
Buongiorno Sindaco. In questa nostra rubrica dedicata al sindaco del mese cerchiamo di conoscere meglio non solo l’attività amministrativa dei primi cittadini ogliastrini ma anche la loro storia, il loro excursus e le loro passioni.
Perché ha iniziato a fare politica?
Sono cresciuto nel laboratorio del Sulcis Iglesiente all’epoca dei comizi in piazza e con mio padre che faceva il segretario cittadino (per oltre vent’anni) del vecchio PSI. A 17 anni ero già Segretario dei Giovani Socialisti con il mio portafogli tessere e a parte i giochi da adolescente a 14 anni già si facevano con i coetanei discorsi seri sui partiti e sulla politica in genere. Per rispondere alla sua domanda ho iniziato a fare politica perchè indirettamente respiravo la politica dal basso grazie ad un genitore che trasformava la sua sartoria dove lavorava in una perenne sezione all’aperto.
Quali sono le cose alle quali ha dovuto rinunciare per fare il sindaco?
E’ stata una libera scelta, ma fare il Sindaco dopo 13 anni ha significato rinunciare alla carriera personale essendo impossibile per un comune complesso come Gairo non dedicarsi totalmente alla comunità. Ma ha anche significato rinunciare soprattutto alla propria sfera privata, alla famiglia e al tempo libero, stante che soprattutto sino a qualche anno fa, non conoscevo nè le feste nè le domeniche, nè il giorno nè la notte. Il ruolo lo esercitavi in ogni momento della tua giornata e, quasi, della notte. Ovviamente, nonostante le rinunce, fare il Sindaco ha rappresentato anche un’ottima opportunità per crescere umanamente.
Sicuramente i suoi impegni e i suoi doveri di sindaco le portano via molte ore durante la giornata, ma quando ha un po’ di tempo libero come ama trascorrerlo? Ha qualche interesse particolare?
Mi piace viaggiare, fare escursioni e stare in mezzo alla natura, fare sport (piscina, mountain bike, corsa, trekking), andare al cinema o guardare semplicemente un film alla tv, stare con gli amici, passare il tempo con i miei figli e la mia compagna Tonia.
Cambiamo un po’ argomento e parliamo della Provincia Ogliastra. Crede che la sua chiusura dell’ente intermedio comporti un danno al nostro territorio?
Sono convinto che nell’ambito di un serio riordino del sistema delle Autonomie Locali, i Comuni debbano essere il centro del sistema con trasferimenti di personale, risorse, funzioni e beni. La Regione deve solo legiferare e programmare, non gestire. I limiti di questa Provincia sono gli alti costi rispetto a quanto produce! Potremmo avere un ente che costa invece poco e produce molto! In quella direzione dovrebbe andare una giusta riforma, accompagnata dalla soppressione di tanti enti inutili che assorbono solo risorse pubbliche. Ma temo che ormai l’antipolitica dilagante e l’esito nefasto del referendum non consenta alcun passo indietro, nonostante le proposte alternative di riforma effettuate dal sistema delle AA.LL., e che, quindi, il 30 giugno le Province regionali siano tutte commissariate.
Per un sindaco il fatto di essere iscritto a un partito può compromettere o condizionare la sua azione amministrativa? Come si può mediare tra l’interesse di partito e l’interesse della cittadinanza?
Io sono sempre stato iscritto ad un partito sin da quando ero quattordicenne, quando avevo la tessera PSI sin a quando dal 2002 mi sono iscritto a Forza Italia. Ma l’esperienza sul campo e il contatto con le comunità locali e i loro bisogni, mi hanno insegnato una cosa elementare che tutti dovrebbero capire: quello di non farsi usare dai partiti in chiave elettorale. Dobbiamo usare noi il partito per perseguire più facilmente gli interessi dei cittadini.
A livello locale e comunale pensa che soluzioni come quella del Governissimo, basate su alleanze tra gruppi partitici storicamente opposti, possano aiutare a realizzare una buona amministrazione nell’interesse del bene comune?
Beh, nei piccoli Comuni i Governissimi gli facciamo da sempre, con benefici effetti per i cittadini! Nei grandi Comuni subentrano altre dinamiche e risulta sempre molto complesso ipotizzare questi scenari, anche per il prevalere spesso di interessi contrapposti che impediscono il dialogo. Però certo se dovesse ognuno di noi esercitare in modo neutro il proprio ruolo e pensare in via esclusiva al bene comune, il Governissimo sarebbe auspicabilissimo!
Cosa pensa di fare al termine del suo incarico? Continuerà a occuparsi di politica?
Penso di avere già risposto a questa domanda, nel senso che essendo nato in mezzo ad un ambiente fortemente politicizzato, la fucina del Sulcis e, dai 24 ai 31 anni nell’ambiente “petrolchimico” di Portotorres ove lavoravo, ovviamente sono formato politicamente e sempre lo rimarrò. Per cui, quando finirò di fare il Sindaco, sicuramente penso di interessarmi ancora di politica e di fare politica attiva nel partito: non necessariamente uno deve fare il Sindaco per fare politica!
Qual è la cosa che spera di riuscire a fare per Gairo prima della fine del suo mandato?
Diciamo che a parte alcune cose molto importanti che sono seguite attentamente dai miei collaboratori, sono fortemente concentrato su quattro cose basilari:
– Avviare a risoluzione l’ultimo nodo per completare la ricostruzione di Gairo e Taquisara e dare la proprietà delle case rimaste ai cittadini;
– L’approvazione finale della Giunta Regionale di un Piano avviato nel 2004 per avere la possibilità di pubblicare un Bando Pubblico per realizzare tre hotel nella zona costiera, con circa 18 milioni di investimenti privati programmati in terre pubbliche e, quindi, nuovi posti di lavoro;
– Adeguare il PUC al PPR ed al PAI e sbloccare Su Sirboni, quindi avviare nuovo sviluppo e occupazione;
– Progetto Ogliastra e Programma Operativo Ogliastra: con il Coordinamento Sindaci e la Provincia stiamo studiando l’ipotesi di realizzare un Piano Ogliastra da presentare alla Regione ed al Governo che mira a proporre da un lato, nell’ambito del prossimo ciclo di programmazione UE 2014-2020 un Programma Operativo nel POR che si chiami Ogliastra e che non veda disperati i Comuni a partecipare ai bandi, ma che sulla base del Programma consenta di far arrivare direttamente i fondi ai Comuni Ogliastrini, dall’altro, la stipula di un Accordo Interistituzionale sul modello Sulcis per catalizzare risorse importanti necessarie per dare un futuro di sviluppo al territorio.
Cosa ne pensa dei moderni mezzi di comunicazione come internet e nella fattispecie Facebook?
Facebook un ottimo strumento di comunicazione, ma non bisogna abusarne. Ho già spiegato che preferisco il rapporto diretto, reale, vivo con la gente e tutti dovremmo fare così, altrimenti rischiamo di sostituire alle piazze reali quelle virtuali, ai rapporti reali quelli virtuali e sarebbe una pericolosa involuzione sociale! Non sono d’accordo con i metodi grillini e con i loro imitatori.

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