Questo sabato ad Elini verrà presentato ufficialmente, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, il libro “In Elini”. Le due curatrici, Daniela Marchioni e Maura Marongiu, grazie alla collaborazione e alla disponibilità delle famiglie elinesi, hanno realizzato un volume fotografico interamente dedicato al piccolo paese ferroviario.

Le foto, riguardanti soprattutto l’arco temporale compreso fra la fine dell’Ottocento e il primo cinquantennio del secolo scorso, offrono uno spaccato inedito della società elinese, delle sue mode, delle sue tradizioni antiche e della loro evoluzione nel tempo. Il volume è stato realizzato dalla Biblioteca di Sardegna, struttura archivistica a vocazione esclusivamente regionale con sede a Cargeghe (SS). Questa, nel 2008, ha fondato la Fototeca di Sardegna, un archivio multimediale che vanta un ricco e inedito patrimonio documentale con più di 80 mila foto storiche raffiguranti luoghi, personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la storia politica, sociale, economica e culturale dell’intera Isola.

L’archivio, finanziato dall’Editoriale Documenta è stato allestito grazie alla partecipazione di oltre un centinaio di comuni di tutta la Sardegna, tra i quali anche Elini. La nuova amministrazione comunale, infatti, guidata dal Sindaco Stefano Stochino, ha messo al centro della propria azione politica proprio la cultura, quale strumento di promozione e sviluppo del paese, organizzando eventi e patrocinando iniziative tese alla valorizzazione e alla promozione della cultura e della tradizione sarda.

A est del Golfo degli Angeli, lungo la panoramica che collega Cagliari a Villasimius, c’è un angolo di costa che negli ultimi anni aveva completamente perso il suo fascino. Capitana, storica meta balneare di Quartu Sant’Elena, era stata duramente colpita dall’erosione: le onde, spinte da correnti e mareggiate, avevano consumato progressivamente la spiaggia, lasciando affiorare rocce e riducendo drasticamente lo spazio per bagnanti e turisti.

Alla base del fenomeno ci sono fattori naturali come l’azione dei fiumi, i movimenti delle correnti e i cambiamenti climatici, ma anche l’impatto delle attività umane. Negli ultimi anni, il litorale aveva perso gran parte della sua sabbia, trasformandosi da paradiso balneare a tratto costiero difficile da vivere appieno.

Dal 2024 Capitana è tornata a far parlare di sé in positivo. Grazie a interventi mirati di ripristino e alla naturale sedimentazione, la spiaggia ha riconquistato il suo aspetto originario: sabbia dorata seppur una sottile striscia, mare limpido e sfumature turchesi che si alternano tra piccole scogliere e tratti bassi e accessibili.

La primavera del 2024 ha segnato la svolta: con il ritorno della sabbia, Capitana è di nuovo una meta ideale per chi, da Cagliari o Quartu, cerca una fuga veloce in un paesaggio che unisce pace e bellezza selvaggia. Guardate il meraviglioso video di Cesare Pisu realizzato pochi giorni fa: ad agosto, la spiaggia è animata da residenti e turisti che la ricordano com’era e la riscoprono più viva che mai, simbolo di come la natura – con un piccolo aiuto – possa rinascere.