Superstizioni bolognesi. Cosa non dovrebbero mai fare in città gli studenti per passare gli esami?
Sin dai tempi antichi, gli studenti universitari che si trovano a Bologna sanno di non dover fare alcune cose in città per non mettere a rischio il conseguimento della laurea. Ne abbiamo individuato quattro: vediamole insieme
Bologna, la città universitaria per eccellenza, vanta non solo un enorme patrimonio di conoscenze, ma anche alcune superstizioni legate al mondo degli studenti e dalla loro carriera accademica.
Partiamo da quella legata alla Torre degli Asinelli: si dice che prima di coronare il sogno del conseguimento della laurea, non si debba osare salire in cima alla torre, poiché si rischia di vanificare tutti gli sforzi e non riuscire mai nell’impresa.
Se invece gli studenti nello specifico sono iscritti alla Facoltà di Ingegneria dovranno guardarsi bene dalla tentazione di leggere per intero la scritta che si trova all’ingresso della sede storica, in via Risorgimento.
Famosa anche la superstizione legata a Piazza Maggiore, cuore della vita sociale e culturale della città: gli studenti non dovrebbero mai attraversarla in diagonale, altrimenti rischierebbero di attirare epiche disgrazie durante gli esami.
Chiudiamo con il no categorico legato alla salita al santuario della Madonna di San Luca, che gli studenti non dovrebbero affrontare rimanendo sempre nel porticato. I portici, infatti, sono 666, un numero legato al demonio che per non sarebbe di buon auspicio per il conseguimento della laurea.
Ovviamente non ci sono riscontri scientifici che possano sostenere queste credenze, ma esse rappresentano una parte importante della tradizione e dell’identità culturale di Bologna, conferendole quel fascino unico che persiste da secoli.
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