Si tratta di uno dei prodotti iconici della pasticceria e cioccolateria italiana, che ha accompagnato decine di generazioni. Non tutti però oggi se la ricordano: parliamo della mitica Cremalba, l’antenata della Nutella.

La sua storia va di pari passo con quella del Gruppo Ferrero, nato dall’ingegno e passione di una famiglia piemontese nel 1946, nel territorio delle Langhe ad Alba. Una zona conosciuta in tutto il mondo per le sue nocciole di alta qualità: proprio da qui nasce l’intuizione di Ferrero di utilizzare quest’eccellenza nei suoi prodotti.

Il primo prodotto nasce proprio nel 1946, il Gianduiotto che prende il nome da Gianduia, una maschera locale legata al Carnevale. Poi arriva lei, la Cremalba, nel 1950, quando la pasta alle nocciole Giandujot viene trasformata in un nuovo prodotto cremoso, ideale per essere spalmato sul pane. Si tratta di Cremalba, che diventa in seguito SuperCrema, l’antenata della Nutella. Nel 1964 la ricetta viene migliorata e con la creazione del primissimo vasetto di una nuova crema di nocciole e cacao nasce ufficialmente Nutella.
 

Cambiano le regole per chi vola in Italia e in Europa: non è più obbligatorio mostrare il documento d’identità al momento dell’imbarco per i voli nazionali e per quelli diretti all’interno dell’area Schengen. Una semplificazione che rende l’esperienza in aeroporto più snella e veloce, equiparando il viaggio in aereo a quello in treno per quanto riguarda i controlli documentali.

La nuova procedura, già avviata in fase sperimentale, prevede che sia sufficiente la carta d’imbarco per accedere ai gate. I passeggeri dovranno comunque sottoporsi ai controlli di sicurezza (come il passaggio ai metal detector), ma senza la necessità di mostrare un documento identificativo.

Attenzione però: il documento d’identità va comunque portato con sé. Ci sono infatti situazioni in cui resta obbligatorio:

• Controlli a campione da parte delle forze dell’ordine presenti in aeroporto.
• Rientro da un altro Paese Schengen, dove le regole italiane non si applicano: al momento dell’imbarco per tornare in Italia, il documento potrebbe essere richiesto.

Perché questo cambiamento? L’obiettivo, a detta dell’Enac, è chiaro: ridurre i tempi di attesa ai gate e velocizzare le procedure d’imbarco, favorendo una gestione più efficiente dei flussi di passeggeri. Un passo in avanti verso un’esperienza di viaggio più moderna, pur mantenendo un livello di sicurezza adeguato.