Addio a Piero Angela, le parole commoventi del figlio Alberto alla camera ardente
"Per me è stato come vivere con Leonardo Da Vinci. Con l’ultimo discorso ha detto ‘cercate di fare la vostra parte’: ecco, io cercherò di fare la mia"
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Tantissimi, oggi, alla Camera Ardente allestita in Campidoglio, per dare l’ultimo saluto al compianto e celebre divulgatore scientifico Piero Angela.
Tra loro, ovviamente, il figlio Alberto, che ha salutato l’amato padre con parole molto commoventi:
“Le persone che amiamo non dovrebbero lasciarci mai. L’eredità di papà non è qualcosa di fisico o di lavoro, ma di approccio alla vita. Ha vissuto fino all’ultimo con razionalità, e se n’è andato dopo una vita piena, come ci si alza da una bella cena con gli amici. Per me, è stato come vivere con Leonardo da Vinci. Continuerà a vivere attraverso libri, trasmissioni, dischi e soprattutto in tutti quei ragazzi che cercano l’eccellenza. Con l’ultimo discorso ha detto ‘cercate di fare la vostra parte’: ecco, io cercherò di fare la mia.”
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Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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