Liguria: legato, al caldo e senz’acqua, cane muore strozzato nel tentativo di liberarsi per bere

Il povero animale era stato legato con una corda a strozzo. Il padrone è stato denunciato per maltrattamento e uccisione di animale
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Terribile sorte a seguito di grande sofferenza per un rottweiler in Liguria. Il povero cane, come riporta l’autopsia, è morto disidratato e strangolato nel tentativo di liberarsi dal cordone a strozzo con il quale era stato legato in un terreno situato lungo la riva del fiume Roya, in provinca di Imperia.
Il padrone è stato denunciato dai carabinieri forestali con l’accusa di maltrattamento e uccisione di animale.
I fatti risalgono a luglio, quando è partita l’indagine dopo il ritrovamento del corpo del cane, morto da alcuni giorni. Secondo gli inquirenti, il rottweiler è stato lasciato legato ad una corda sotto un riparo di fortuna. Come riportano le testate locali, stravolto per il caldo e la sete, il cane ha cercato di liberarsi per raggiungere il fiume e bere, ma è morto strozzato. I veterinari dell’istituto zooprofilattico hanno confermato la morte per disidratazione e soffocamento.
Maltratta la moglie e frusta i figli minorenni, arrestato a Iglesias

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
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Un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri di Iglesias con l’accusa di maltrattamenti in famiglia. La scorsa notte al 112 è arrivata una segnalazione per una violenta lite domestica.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il 40enne avrebbe aggredito la moglie e sottoposto i due figli minorenni a punizioni corporali, tra cui frustate e costrizioni fisiche. All’arrivo dei carabinieri, l’uomo stava ancora inveendo contro la donna, che poco prima era riuscita a fuggire in strada cercando aiuto.
Anche davanti ai militari, l’uomo ha continuato a insultare e minacciare di morte la moglie. Le indagini successive hanno confermato che anche i figli erano stati vittime di maltrattamenti.
Il 40enne è stato quindi bloccato e trasferito al carcere di Uta, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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