Roma: telefona al fidanzato mentre guida e si schianta, muore una 28enne
#Italia Roma, morte in diretta telefonica: la ragazza stava parlando al cellulare col fidanzato quando ha perso il controllo dell'auto. E' stato il ragazzo a chiamare i soccorsi, sentendola morire dal vivo
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Terribile tragedia a Roma: una ragazza di 28 anni è stata trovata morta in un’auto all’interno di un fosso a Roma, lungo strada. L’incidente è avvenuto alle tre del mattino, la ragazza avrebbe perso il controllo del mezzo finendo in un punto che è poco visibile dalla strada. A dare l’allarme il suo fidanzato che al momento dell’incidente era al telefono con lei.
A riportare la notizia è TgCom.Claudia Oliva, questo il nome della vittima 28enne, stava tornando a casa e durante il tragitto era al telefono col suo fidanzato. E’ stato lui a lanciare l’allarme perché l’ultima cosa che ha sentito durante la chiamata sono stati i rumori delle lamiere della macchina che si accartocciavano.
“Sono distrutto, aiutatemi, è accaduto qualcosa di tremendo”. Questo quanto riferito dal giovane alla polizia. Immediatamente, anche grazie alle cellule telefoniche, le pattuglie hanno identificato la zona nella quale si trovava Claudia. Purtroppo per lei non c’era nulla da fare. La zona dove la sua auto si è schiantata è fitta di vegetazione ai lati strada ed è stato anche difficile recuperare il corpo.Si cerca ora di capire la dinamica dell’incidente e se magari, la stessa telefonata, possa essere stato elemento di distrazione fatale per la giovane.
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Incredibile storia a Salerno: il Fisco manda una cartella a un bimbo di 7 anni… che all’epoca non era nemmeno nato

E non si tratta di un caso di omonimia! Ecco come è andata
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Una storia surreale arriva da Salerno e sta facendo rapidamente il giro del web: l’Agenzia delle Entrate ha inviato una cartella esattoriale a un bambino di appena 7 anni, chiedendo il pagamento dell’Irpef arretrata relativa al 2017. Peccato che, all’epoca, il piccolo non fosse nemmeno nato.
La vicenda, incredibile ma vera, ha immediatamente suscitato lo sconcerto dei genitori, che si sono trovati di fronte a un atto ufficiale con tanto di calcolo dell’imposta e dettagli sul presunto mancato pagamento. Non si tratta di un errore di omonimia: il nome del bambino corrisponde esattamente a quello indicato nella cartella, rendendo la situazione ancor più paradossale.
I genitori hanno annunciato di aver già predisposto il ricorso formale contro l’Agenzia delle Entrate, sottolineando l’assurdità della richiesta. «È incredibile pensare che il Fisco possa avanzare pretese economiche nei confronti di un bambino che all’epoca non era nemmeno nel mondo», hanno dichiarato, denunciando un episodio che sembra frutto di un errore amministrativo di dimensioni gigantesche.
Esperti di diritto tributario sottolineano come episodi simili, sebbene rari, possano capitare a causa di problemi nei sistemi informatici o errori di attribuzione delle posizioni fiscali. Tuttavia, casi in cui il destinatario non era ancora nato sono praticamente un unicum nella cronaca nazionale.
La vicenda ha già iniziato a circolare sui social, generando reazioni tra lo sconcerto e l’ironia: molti utenti si chiedono come sia possibile che il sistema possa generare una cartella esattoriale con dati così palesemente errati.
Resta da vedere come l’Agenzia delle Entrate gestirà la situazione, ma intanto la storia di questo piccolo salernitano rischia di entrare negli annali come uno degli episodi più bizzarri del fisco italiano.
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