Scrive su Facebook, “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Poi spara alla moglie uccidendola e si suicida
#Italia Ennesimo femminicidio in Italia: un agente di polizia di Ragusa ha sparato alla moglie prima di togliersi la vita. Lʼallarme è stato lanciato dalle due figlie, di 6 e 7 anni. Prima del folle gesto, lʼuomo aveva scritto su Facebook: "Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo"
Un assistente capo della polizia di Stato, 42 anni, in servizio presso la questura di Ragusa, ha ucciso nella notte la moglie di 33 anni e poi si è tolto la vita. Come riporta Repubblica, l’arma del delitto è la pistola di ordinanza. In casa c’erano anche le due figlie piccole di 6 e 7 anni, illese. A chiamare i soccorsi è stata una delle bambine in lacrime. La donna sarebbe stata uccisa nel sonno.
Prima di uccidere la moglie, il poliziotto ha lasciato un messaggio sul suo profilo Facebook: “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Dell’uomo, che aveva 42 anni, sono state fornite per ora solo le iniziali, S. C.
Nella notte avrebbe esploso tre colpi di pistola contro la donna – A. B. – di 33 anni sorprendendola nel sonno. La coppia si era conosciuta in Piemonte dove il poliziotto prestava servizio nella Polstrada e si sono sposati otto anni fa.
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Spende 40mila euro in videogame utilizzando la carta di credito della Parrocchia: prete nei guai
Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Il prete statunitense Lawrence Kozak, di 51 anni, è stato arrestato per aver sperperato oltre 40mila euro in microtransazioni di giochi come Candy Crush e Mario Kart Tour, utilizzando i fondi della sua Chiesa. Le microtransazioni sono diventate una caratteristica comune nei giochi popolari di oggi, sia su dispositivi mobili che su console.
Tuttavia, questa dipendenza può avere conseguenze devastanti sul portafoglio, come dimostra il caso del prete, che ha rubato migliaia di dollari dalle carte di credito collegate alla chiesa per finanziare la sua abitudine al gioco.
Kozak è stato accusato di furto e altri crimini perpetrati nel corso di tre anni, secondo quanto riferito dalla procura della contea di Chester, Filadelfia. Le indagini hanno rivelato che ha speso un’enorme somma in transazioni Apple dal 2019 al 2022. Sebbene abbia ammesso di aver effettuato gli acquisti per migliorare la sua esperienza di gioco, ha negato di averlo fatto intenzionalmente con i fondi della chiesa, sostenendo che fossero collegati al suo telefono per acquisti legittimi per la parrocchia e che li abbia utilizzati accidentalmente.
Successivamente, Kozak ha restituito alla chiesa 8000 dollari in “rimborsi parrocchiali” e si è scusato con la comunità per il suo errore, impegnandosi a restituire l’intera somma spesa.
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