Perde lavoro, casa e compagna, ma la legge salva-suicidi gli azzera il debito: «Sono rinato»
La storia di Mario, un operaio metalmeccanico cinquantenne dell’hinterland di Bergamo, è il racconto di una rinascita. Dopo aver toccato il fondo, Mario è riuscito a risollevarsi grazie alla legge 3 del 2012, conosciuta come "salva-suicidi". Una normativa che si propone di dare una seconda possibilità a chi è soffocato dai debiti, permettendo una ripartenza nonostante le difficoltà.
La storia di Mario, un operaio metalmeccanico cinquantenne dell’hinterland di Bergamo, è il racconto di una rinascita. Dopo aver toccato il fondo, Mario è riuscito a risollevarsi grazie alla legge 3 del 2012, conosciuta come “salva-suicidi”. Una normativa che si propone di dare una seconda possibilità a chi è soffocato dai debiti, permettendo una ripartenza nonostante le difficoltà.
La vita di Mario è cambiata improvvisamente pochi anni fa. Dopo aver perso il lavoro, ha visto sfumare tutto ciò che aveva costruito. L’assenza di uno stipendio fisso lo ha costretto a vendere la casa, e le difficoltà economiche hanno minato anche il rapporto con la sua compagna, portando alla fine della relazione.
“Senza lavoro, senza un tetto e senza nessuno al mio fianco, non vedevo una via d’uscita. I debiti crescevano e mi sentivo sprofondare,” racconta Mario. Il peso delle difficoltà lo ha portato sull’orlo di un gesto estremo, ma un barlume di speranza è arrivato grazie alla Protezione Sociale Italiana.
Conosciuta come “salva-suicidi”, la legge 3 del 2012 permette ai cittadini sovraindebitati di ristrutturare i propri debiti o, in alcuni casi, di azzerarli completamente. L’obiettivo è prevenire situazioni di disperazione estrema, dando una possibilità concreta di ripartenza.
Grazie al supporto della Protezione Sociale Italiana, Mario ha scoperto di poter accedere a questa normativa. Con l’aiuto di consulenti e avvocati, è riuscito a ottenere un piano per cancellare il suo debito. “Quando ho saputo che non avrei più dovuto affrontare quel peso insostenibile, è come se mi fosse stata restituita la vita,” dice.
Oggi Mario ha trovato un nuovo impiego e sta ricostruendo la sua esistenza. Vive in un piccolo appartamento, ma soprattutto ha ritrovato la speranza. “Non avrei mai immaginato di poter uscire da quella situazione, ma ora so che è possibile. La legge mi ha salvato.”
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