Nel pomeriggio di sabato 25 novembre, intorno alle 13, un evento insolito ha gettato nel caos il treno della linea FL5 Grosseto – Roma. Una giovane passeggera, desiderosa di creare un look unico per i suoi capelli, ha avuto l’idea di utilizzare la presa sotto ai sedili non per scopi tradizionali come caricare il cellulare o il computer portatile, ma per scaldare la sua piastra.

L’iniziativa, tutt’altro che convenzionale, ha avuto conseguenze sorprendenti. Appena la piastra è stata attivata, il fumo ha iniziato ad aleggiare nel convoglio, scatenando l’allarme a bordo del treno identificato come il 4125 Rock. La situazione è diventata così critica che il personale di bordo ha deciso di fermare il treno all’altezza di Maccarese per consentire l’intervento immediato degli addetti.

I tecnici, intervenuti prontamente, hanno resettato il sistema antincendio, ristabilendo la sicurezza all’interno del vagone. Tuttavia, il danno era fatto, e nel frattempo si erano accumulati preziosi minuti di ritardo, causando disagi ai passeggeri e interrompendo la normale routine della linea.

Questo incidente insolito, che mescola l’uso improprio di una presa di corrente con l’effetto inaspettato di una piastra per capelli, ha dimostrato quanto un’azione apparentemente innocua possa avere ripercussioni significative e interrompere la regolare circolazione dei treni. Un monito che invita tutti a riflettere sull’utilizzo responsabile delle risorse e delle attrezzature fornite nei mezzi di trasporto pubblico.

Divieto di fumo all’aperto a meno di una certa distanza da altre persone, salvo esplicito consenso. È quanto deciso da una delibera di modifica del Regolamento, approvata dal Consiglio comunale di Torino. All’aperto, dunque, si potrà continuare a fumare, ma allontanandosi almeno a 5 metri dalle altre persone.

Rispetto fra le persone, riduzione dell’impatto del fumo, consumo più consapevole e maggior controllo verso l’abbandono di mozziconi per terra: queste le motivazioni principali della nuova norma.

La lettera “v” aggiunta all’articolo 7 del Regolamento di polizia urbana torinese vieta di “fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso”, estendendo il provvedimento a “sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche”.