Si fidanza con lei, le dice di amarla, le chiede di sposarlo e poi scappa con 15mila euro

Nel processo, in cui lui ha negato la truffa definendo gli esborsi della donna come "prestiti", la procura ha chiesto un anno di condanna.
Una storia come tante quella tra una donna di 43 anni marchigiana di Jesi e il suo partner campano, se non fosse per il fatto che lui ha finto dall’inizio alla fine della loro relazione.
Tutto nasce in una chat di incontri, scocca la scintilla (per lei, almeno) e i due si fidanzano. La love story dura circa un anno quando lui le dice di amarla e le chiede di diventare sua moglie. Sono così iniziati i preparativi per lo sposalizio. La donna ha versato tutte le caparre necessarie per bomboniere, ricevimento e aveva già pronto l’abito nuziale. Circa 15mila euro di spese sostenute tutte da lei, un fatto che avrebbe dovuto insospettirla.
Già perché il flusso di denaro era tutto rivolto verso una carta ricaricabile di lui e verso negozi di elettrodomestici e altri oggetti necessari alla vita coniugale, tra cui una scopa elettrica e una macchina del caffè. La data del matrimonio intanto continuava a slittare fino a quando il sedicente futuro sposo si è dileguato. Lei è andata a denunciare il tutto ai Carabinieri che hanno avviato le indagini. La verità è rapidamente venuta a galla: lui aveva addirittura creato una falsa identità, spacciandosi per finto tenente dell’Esercito. Nel processo, in cui lui ha negato la truffa definendo gli esborsi della donna come “prestiti”, la procura di Ancona ha chiesto un anno di condanna.

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