Capita spesso che i cercatori di funghi si perdano nelle loro scampagnate nei boschi. Del tutto infrequente che uno di loro si perda in una regione e venga ritrovato in un’altra.

È successo a un 52enne ligure nei giorni scorsi. L’uomo era andato con alcuni parenti nei boschi della Valle Sturia, in località Pratomollo, con l’intento di riempire il cestino dei tesori del bosco.

Il protagonista di questa vicenda, però, si è allontanato dai compagni di avventura e si è smarrito. A un certo punto, dopo tanto girovagare e una notte passata all’addiaccio, ha raggiunto un paese sconosciuto e ha cercato la caserma dei carabinieri. Lì si è accorto che si trovava a Santa Maria del Taro, in provincia di Parma, molto lontano dalla provincia da cui era partito, la Città Metropolitana di Genova. Rifocillato e rimesso in sesto, è stato raggiunto dai familiari che lo hanno riportato a casa.

Tutto è bene quel che finisce bene, ma l’uomo, probabilmente, si comprerà una bella bussola.

Divieto di fumo all’aperto a meno di una certa distanza da altre persone, salvo esplicito consenso. È quanto deciso da una delibera di modifica del Regolamento, approvata dal Consiglio comunale di Torino. All’aperto, dunque, si potrà continuare a fumare, ma allontanandosi almeno a 5 metri dalle altre persone.

Rispetto fra le persone, riduzione dell’impatto del fumo, consumo più consapevole e maggior controllo verso l’abbandono di mozziconi per terra: queste le motivazioni principali della nuova norma.

La lettera “v” aggiunta all’articolo 7 del Regolamento di polizia urbana torinese vieta di “fumare in ogni caso in presenza di bambini o di donne in gravidanza e in ogni luogo all’aperto a una distanza inferiore a cinque metri da altre persone, senza il loro esplicito consenso”, estendendo il provvedimento a “sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, ogni prodotto a combustione e le sigarette elettroniche”.