Salvataggio miracoloso di una bambina di tre anni e 11 mesi a Torino.

La piccola si è affacciata pericolosamente dal balcone attirando le attenzioni di persone che vivevano nel palazzo di fronte. Ad accorgersi della richiesta di aiuto è stato un ragazzo di 37 anni che passava in quella zona.

L’uomo, Mattia Aguzzi, impiegato, ha seguito tutta la scena. A un certo punta la bimba è precipitata di sotto (era al quinto piano) ed è caduta sulla strada. Mattia l’ha salvata prendendola letteralmente al volo.

“Quando l’ho vista cadere mi sono messo sulla traiettoria, ho chiuso gli occhi e ho sperato che andasse tutto per il meglio – ha raccontato -. L’ho bloccata attutendo il colpo e siamo caduti a terra entrambi”.

La bimba è stata trasportata immediatamente all’ospedale Regina Margherita. Non è in pericolo e presto potrebbe essere dimessa.

“Inizialmente non ho sentito alcun segno di vita, poi la bambina ha iniziato a piangere e ho tirato un sospiro di sollievo – ha riportato Mattia -. Mi hanno detto che sta bene. Spero di poterla vedere il prima possibile. I genitori erano sotto choc, sono scesi in strada ma non ho avuto modo di parlare con loro”.

Cambiano le regole per chi vola in Italia e in Europa: non è più obbligatorio mostrare il documento d’identità al momento dell’imbarco per i voli nazionali e per quelli diretti all’interno dell’area Schengen. Una semplificazione che rende l’esperienza in aeroporto più snella e veloce, equiparando il viaggio in aereo a quello in treno per quanto riguarda i controlli documentali.

La nuova procedura, già avviata in fase sperimentale, prevede che sia sufficiente la carta d’imbarco per accedere ai gate. I passeggeri dovranno comunque sottoporsi ai controlli di sicurezza (come il passaggio ai metal detector), ma senza la necessità di mostrare un documento identificativo.

Attenzione però: il documento d’identità va comunque portato con sé. Ci sono infatti situazioni in cui resta obbligatorio:

• Controlli a campione da parte delle forze dell’ordine presenti in aeroporto.
• Rientro da un altro Paese Schengen, dove le regole italiane non si applicano: al momento dell’imbarco per tornare in Italia, il documento potrebbe essere richiesto.

Perché questo cambiamento? L’obiettivo, a detta dell’Enac, è chiaro: ridurre i tempi di attesa ai gate e velocizzare le procedure d’imbarco, favorendo una gestione più efficiente dei flussi di passeggeri. Un passo in avanti verso un’esperienza di viaggio più moderna, pur mantenendo un livello di sicurezza adeguato.