Phi Beach Restaurant: esperienze culinarie da sogno davanti al tramonto più bello d’Europa

Tra i locali raccomandati della Costa Smeralda di Vistanet Selection Food Awards abbiamo inserito - per la categoria “Ristorante panoramico” il Phi Beach, locale famoso nel mondo per la bellezza del tramonto sul mare, per le line-up musicali, ma anche per la sua cucina, curata dallo chef 1 stella Michelin Giancarlo Morelli e dallo stesso padrone di casa Luciano Guidi. Ci siamo fatti raccontare da loro la cucina, tra pescato locale e piatti signature dello chef in un’ottica di sharing e pairing con cocktail e una selezione di vini e champagne di livello assoluto.
Immaginate un tavolo davanti al mare, il tramonto è un mix di rosa pesco e arancio che si confonde con ciò che resta dell’azzurro del giorno. È l’ora migliore per sedersi al Phi Beach, il locale di punta della nightlife della Costa Smeralda. Il ristorante, ricavato in maniera naturale tra le scogliere di granito di Forte Cappellini a Baja Sardinia, sotto la supervisione del padrone di casa Luciano Guidi e la guida esperta e gentile dello chef Giancarlo Morelli (1 stella Michelin), è diventato a tutti gli effetti uno dei punti di riferimento dell’alta cucina in Costa Smeralda.
Vi consigliamo di prenotare un tavolo nella “Sala Medea” o nell’area “Les pieds dans l’eau” (la parte del ristorante direttamente sul mare) calcolando l’orario preciso del tramonto. Accomodandosi nel “Tavolo Prestige” o nel “Tavolo Reale” ci si può regalare uno spettacolo naturale difficile da trovare altrove: il sole si spegne nel mare davanti al proprio sguardo e la notte si fa attendere, con l’azzurro del cielo che digrada lentamente verso il blu.
E quando il Sole cede definitivamente il testimone alla Luna, è la cucina che diventa assoluta protagonista. “La nostra proposta è diretta e basata sulla materia prima, di assoluto rispetto del mare che abbiamo vicino e della terra che abbiamo intorno – racconta lo chef Giancarlo Morelli -. Cerchiamo di dare valore alla terra in cui ci troviamo, ma restando molto aperti all’internazionalità”.
Le radici lombarde dell’executive chef e del suo eccellente braccio destro Livio Pedroncelli sono sicuramente presenti, basti pensare al celebre risotto mantecato alla ricotta di bufala leggermente affumicata, gamberi rossi, tartufo nero e colatura di alici (signature dish di Morelli), o alla cotoletta alla milanese. Spesso però incontrano sapientemente ingredienti e preparazioni locali: è il caso dei casoncelli (pasta tipica bergamasca) ripieni di patate e pecorino con spolverata di tartufo nero.
I crudi di mare sono l’orgoglio di Luciano Guidi, che oltre a supervisionare ogni singolo aspetto del locale, è un appassionato selezionatore di eccellenze. Il plateau si compone di ostriche, gamberi rossi, scampi, tartufi di mare, caviale e sashimi di capasanta, tonno, salmone e ricciola.
“Ho cercato prodotti che prima non c’erano, con l’obiettivo di portare al Phi Beach solo la top quality, come per esempio i gamberi carabineros, gli scampi giganti e il caviale – spiega Luciano Guidi -. Il tutto viene combinato in un’ottica di food sharing, per un servizio friendly e giovane. La ristorazione sta andando in questa direzione. Poi c’è lo staff, selezionato per portare avanti questa idea di cucina, amichevole e divertente, in linea con lo spirito del locale”.
E quando i crudi arrivano in tavola la sensazione è confermata: niente alzatine, ma una barca con tanto ghiaccio e libero spazio davanti agli occhi per gli sguardi agli altri commensali. Il resto lo fa la materia prima, di qualità eccellente, e una citronette memorabile.
Il pescato parla sardo. Non c’è modo migliore di celebrare questo luogo se non ordinando un branzino o un dentice locale al sale o alla griglia, accompagnato dalle verdure dell’orto o dalla “Caponata di Luciano” (in onore del padrone di casa), con melanzana viola, zucchina, peperone, cipolla, pinoli e uvette su fonduta di pecorino.
“Quando siamo partiti abbiamo iniziato questo progetto in punta di piedi – commenta Morelli -. Da un punto di vista gastronomico la Costa Smeralda in questi ultimi 12 anni ha fatto un salto in avanti incredibile e oggi ci sono delle proposte molto interessanti. Il merito è soprattutto dei giovani che stanno andando sempre più verso una cucina concreta, legata alla propria terra, autentica, contemporanea. Si va alla ricerca di quello che raccontavano i nostri nonni e lo si reinterpreta in chiave contemporanea. Anche qui al Phi Beach puntiamo tutto su sostanza, morsi, gusto: bisogna ritrovare il piacere delle diverse consistenze e dei sapori intensi e diretti”.
Fil rouge di questo progetto è l’amore per la Sardegna espresso a più riprese sia da Guidi che da Morelli. “Se prendiamo Ibiza o la Grecia non c’è paragone, la Sardegna è nettamente più bella – confessa candidamente il creatore del Phi Beach -. Penso alla costa che va da Cala Luna ad Arbatax, a Porto Flavia, a Cagliari, a Bosa, al Gorropu, il canyon più bello del Mediterraneo. La Sardegna è favolosa, non c’è delinquenza, le persone si aiutano. E noi qui cerchiamo di fare il nostro ruolo, conservando e migliorando quello che la natura ci ha offerto e facendo crescere l’Isola insieme a noi”.
“Conosco la Sardegna dal 1981 e sono un pazzo fanatico di quest’Isola, intera – conclude lo chef Morelli -. Adoro la Marmilla per esempio, per cui ho avuto un fulmine di innamoramento. La Sardegna mi coinvolge, ha un’energia unica che abbiamo il dovere di salvaguardare”.

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