Lo studente non si presenta all’esame di terza media e il preside va a prenderlo a casa: «Non lo sapevo!»

L’ignaro studente, in pigiama, apre la porta quando il dirigente della scuola si presenta a casa sua per convincerlo ad affrontare l’esame di terza media. “Giuro che non lo sapevo! Credevo che ci fosse solo la parte orale dell’esame… Mi vesto subito e arrivo!”
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Ti chiedi se è possibile che, nonostante l’abbondanza di comunicazione e la presenza costante dei social network, un ragazzo di 14 anni non sappia che deve presentarsi in classe per sostenere l’esame di terza media.
Questa è precisamente la storia che ci arriva da Parma, ma ci insegna anche che la solidarietà umana può superare la rigidità della burocrazia.
Durante il giorno dell’esame scritto, uno degli studenti manca all’appello in classe. La segreteria contatta i genitori, ma non rispondono. Dopo alcuni minuti di attesa, si decide di iniziare l’esame senza di lui. Tuttavia, il dirigente scolastico non è d’accordo e decide di intervenire personalmente. Salta in macchina e si reca direttamente a casa del ragazzo per assicurarsi che tutto vada per il meglio.
L’ignaro studente, in pigiama, apre la porta quando il dirigente della scuola si presenta a casa sua per convincerlo ad affrontare l’esame di terza media. “Giuro che non lo sapevo! Credevo che ci fosse solo la parte orale dell’esame… Mi vesto subito e arrivo!”, risponde il giovane.
Nonostante l’incidente, il preside descrive il ragazzo come molto intelligente e capace, anche se non sempre orientato verso la scuola come massima priorità. Fortunatamente, il giovane riesce a raggiungere la scuola in tempo, dimostrando volontà e prontezza.
La burocrazia avrebbe potuto imporre l’astensione dal test per motivazioni futili, ma in questo caso la solidarietà umana ha prevalso, dimostrando che il lavoro scolastico non deve essere oggetto di rigidi controlli, ma incentivato con sensibilità e attenzione.

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È morto Emilio Fede, l’ex direttore del TG4 aveva 94 anni

La sua morte segna la fine di un’era per il giornalismo televisivo italiano: Personaggio discusso, lascia comunque un’impronta indelebile nella storia dei media del paese.
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Emilio Fede, noto giornalista e storico direttore del TG4, è deceduto il 2 settembre 2025 all’età di 94 anni. Era ricoverato da tempo nella Residenza San Felice di Segrate, alle porte di Milano, dove le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime ore.
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) il 24 giugno 1931, Fede iniziò la sua carriera giornalistica negli anni ’50, collaborando con testate come la Gazzetta del Popolo di Torino e la Rai. Nel 1992 divenne direttore del TG4 di Mediaset, ruolo che ricoprì fino al 2012, consolidando la sua posizione di rilievo nel panorama televisivo italiano.
La sua morte segna la fine di un’era per il giornalismo televisivo italiano, lasciando un’impronta indelebile nella storia dei media del paese.

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