Eredita 480 milioni di Lire ma non li può utilizzare perché la Banca d’Italia rifiuta di cambiarli in euro
Una bella cifra se consideriamo che tradotto in euro significherebbe circa 250mila euro.
Una vera e propria beffa quella vissuta da una pensionata di 85 anni di Foggia.
La signora Ada Ingrosso nelle settimane scorse è diventata l’unica erede di un patrimonio conservato in Banca da un suo zio, deceduto senza figli. Nel caveau della filiale di Banca Intesa in cui l’uomo aveva il conto c’era una cassetta con ben 480 milioni di vecchie Lire italiane in contanti. La vicenda è stata raccontata dal Corriere del Mezzogiorno.
Una bella cifra se consideriamo che tradotto in euro significherebbe circa 250mila euro. In Italia esiste però una prescrizione di 10 anni per la possibilità di convertire le Lire in Euro il cui inizio molti lo interpretano a partire dall’entrata in vigore dell’euro (1 gennaio 2002). Così ha fatto la Banca d’Italia che si è rifiutata di accordare il cambio di valuta e quindi di versare sul conto dell’anziana la somma ereditata dallo zio.
La questione resta aperta, ma per il momento l’85enne ereditiera non può utilizzare la somma legalmente in suo possesso. Lo studio legale che sta seguendo il suo caso promette battaglia sostenendo che i dieci anni inizierebbero a ricorrere dalla data di ritrovamento della somma. È già stata inviata una diffida alla Banca d’Italia.
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