Pomeriggio di grande tensione a Roma a seguito della manifestazione “No Green Pass”.

Nel corso della protesta sono andati in scena scontri e tafferugli con la Polizia, che per disperdere la folla, parte della quale tutt’altro che pacifica, ha usato lacrimogeni e idranti.

L’apice della tensione si è registrata nella sede centrale della Cgil. Decine di manifestanti hanno dato vita a un assalto in piena regola. Tra questi molti esponenti di estrema destra, di Forza Nuova in particolare.

La sede è stata occupata con la forza fino all’arrivo delle forze dell’ordine.

Ferma condanna e solidarietà nei confronti della Cgil da parte del presidente del Consiglio Mario Draghi e del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche dalla maggior parte degli esponenti politici.

È una storia drammatica ma a lieto fine quella che arriva da Perarolo, paesino di montagna in provincia di Belluno, non lontano da Cortina d’Ampezzo.

Una giovane Carabiniera ha salvato la vita a una donna che minacciava di buttarsi giù da un ponte tibetano sospeso sopra un canale all’altezza di 80 metri. La vicenda è stata raccontata sulla pagina Facebook dei Carabinieri.

La donna, mamma di tre figli, aveva deciso di farla finita. Un passante l’ha vista sporgersi dal ponte e ha chiamato il 112. I militari della Compagnia di Cortina d’Ampezzo si sono precipitati sul posto. Il compito più delicato è spettato a una giovane carabiniera che armata di pazienza e umanità ha iniziato a dialogare con la donna disperata ascoltando i suoi problemi. La militare, l’unica a cui la donna ha consentito di avvicinarsi, è riuscita nel suo intento. Dopo averla fatta ritornare sul ponte l’ha abbracciata e consolata.

Oggi e per tutta la sua vita si è guadagnata una medaglia (per ora solo virtuale) da affiggere sul petto: tre bambini, grazie al suo operato, hanno ancora una mamma.