Richard Branson nella storia, il multimiliardario britannico è andato in orbita: la sua navicella ha compiuto il primo viaggio turistico nello spazio. La sua navicella spaziale, la Spaceflight Unity 22, decollata alle 16:30 dalla base operativa della Virgin Galactic, nel deserto del New Mexico, dopo circa un’ora è rientrata in totale sicurezza. A bordo insieme a Branson un equipaggio di due piloti più tre dipendenti della Virgin Galactic.

“E’ meraviglioso, un sogno”, sono state le prima parole del miliardario britannico a bordo della sua navicella. Branson ha battuto di nove giorni l’impresa analoga del suo diretto concorrente Jeff Bezos, che il 20 luglio partirà con la sua New Shepard. In nessuno dei due casi si tratta però di un volo fra le stelle: Branson e Bezos raggiungeranno lo spazio, ma intersecando la loro traiettoria con quella dell’atmosfera per poi rientrare a Terra.

A bordo con Branson ci sono stati i piloti Dave MacKay e Michael Masucci, l’istruttrice Beth Moses, l’ingegnere Colin Bennett e la vicepresidente della Virgin per gli Affari governativi e la ricerca Sirisha Bandla.

La storia dei tre marinai dispersi sull’atollo di Pikelot, nel mezzo del Pacifico, per una intera settimana sembra uscita da un romanzo. Sono stati trovati grazie alla loro abilità nel tracciare la parola “Help” sulla spiaggia con delle foglie di palma.

I tre pescatori sono rimasti bloccati su un isolotto per oltre una settimana, vivendo di noci di cocco e acqua di un pozzo. I loro familiari hanno lanciato l’allarme quando non sono tornati da Pikelot, e l’intervento tempestivo delle autorità di Guam e delle forze militari statunitensi ha giocato un ruolo fondamentale nel ritrovamento e nel salvataggio dei marinai dispersi.

Prima del loro recupero sono stati lanciati diversi pacchi di sopravvivenza e una radio per stabilire un contatto con i naufraghi per assicurarsi che fossero in buone condizioni di salute e per fornire loro ulteriori supporti durante l’attesa del salvataggio.