La lotta al Covid-19 si arricchisce di un nuovo e potente strumento: la casa farmaceutica americana Moderna ha annunciato che il suo vaccino ha terminato la fase dei test e sarà presto pronto per essere distribuito.

Questo vaccino, rispetto a quello già annunciato da Pfizer, sarebbe più efficace e più resistente agli sbalzi di temperatura, come fa sapere Moderna.

La sua efficacia è testata al 94,5 % e rimane stabile per circa 30 giorni a temperature refrigerate comprese fra i 2° e gli 8° centigradi. Può essere trasportato per sei mesi a temperature di -20° C, molto meno fredde di quelle previste dal vaccino di Pfizer.

Intanto ci sarebbe già un terzo vaccino giunto alla fase 3 della sperimentazione e quindi potenzialmente molto vicino ad essere considerato “abile e arruolabile” dalla lotta al Coronavirus: si tratta del vaccino di Janssen, società farmaceutica che fa capo alla multinazionale della chimica Johnson&Johnson.

Un vaccino anti-Covid sviluppato congiuntamente dalla Pfizer e BioNTech è risultato efficace nel prevenire il 90% delle infezioni durante la fase 3 della sperimentazione, che è ancora in corso. Lo ha annunciato il presidente della Pfizer, Albert Bourla. Se i risultati reggono, quel livello di protezione lo metterebbe alla pari con i vaccini infantili altamente efficaci per malattie come il morbillo.

Come riporta Repubblica, il dato è superiore alle aspettative. La previsione è che arrivi, almeno negli Stati Uniti, entro novembre e subito dopo anche in Europa. L’americana Pfizer e l’azienda tedesca BioNTech prevedono di poter consegnare 50 milioni di dosi nel mondo entro quest’anno e 1,3 miliardi nel 2021. Ora i risultati di Pfizer e BioNTech dovranno essere diffusi nei dettagli, con i dati sulla sicurezza sui 45mila volontari testati, e pubblicati su una rivista scientifica. L’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, ha già iniziato la sua valutazione a ottobre.

Le prime dosi non saranno certo sufficienti per tutti. La Commissione Europea ne ha opzionate 200 milioni, da dividere fra gli stati in base alla popolazione. Il vaccino è adatto alle persone tra i 16 e gli 85 anni. Ne serviranno due dosi, anche se i dati dimostrano una buona efficacia già dopo la prima. La distribuzione però non sarà semplice: le dosi vanno mantenute a meno 80 gradi fino alla somministrazione. Freezer così potenti, in molte zone anche d’Italia, sono disponibili negli ospedali e nei centri vaccinali più grandi.