È morto il fumettista Quino, inventore delle celebri strisce di Mafalda.

Il disegnatore, Joaquín Salvador Lavado Tejón il suo nome di battesimo, aveva 88 anni ed era argentino figlio di immigrati spagnoli.

Il suo personaggio Mafalda, la bambina con folti e lunghi capelli neri, un po’ capricciosa ma attenta a tutto ciò che le accade intorno e con una parola pronta su tutti gli avvenimenti di portata mondiale, è conosciuto in tutto il mondo ed è stato tradotto in 35 lingue. Nacque negli anni ’60 per una reclame pubblicitaria, poi divento icona mondiale.

Quino smise di disegnare Mafalda nel 1973, quando iniziò a dedicarsi a dei progetti paralleli. «Ero stanco di continuare a ripetere che il mondo funziona male, che ci sono le guerre e la povertà. Niente è cambiato da allora e questa è una tristezza infinita», disse allora.

Omicidio di Lecce, il giorno dei funerali l’assassino beveva e ballava a una festa.

Poche ore dopo i funerali di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, la sera di sabato 26 settembre, Antonio De Marco ha partecipato a una festa con i colleghi dell’ospedale che frequentava per diventare infermiere. Tutti insieme, in un locale, per festeggiare il compleanno di una tirocinante.

L’omicida non ha affrontato l’argomento, mentre amici e colleghi chiacchieravano. Ascoltava e si comportava senza destare alcun tipo di sospetto: foto di gruppo e anche qualche ballo. Sì, perché quella sera c’è anche chi, tra i partecipanti alla serata, ha visto Antonio ballare serenamente, come se niente fosse.