La parola allo psicologo. Buoni genitori si diventa? Sì, ecco quattro utili consigli

Prosegue la rubrica "La parola allo psicologo". Oggi una domanda: come possiamo essere buoni genitori? Quattro i consigli degli esperti
È mattina, ci si prepara per uscire: voi a lavoro, vostro figlio a scuola … si sta facendo tardi. E voi avete in testa la lista delle cose da far fare al bambino: vestirsi, fare colazione, lavarsi i denti e preparare o controllare lo zaino. Ma lui si trastulla e perde tempo e si fa sempre più tardi … cosa succede all’espressione del vostro viso e alla vostra voce? Quali sono le vostre emozioni?
Probabilmente sollecitate vostro figlio, lui sembra essere ancora più lento, vi arrabbiate e vi agitate al pensiero che farete tardi a scuola e a lavoro. E magari aggiungete che, se non sarà pronto in due minuti, lo metterete in punizione, gli darete una sculacciata, e via dicendo in un crescendo di irritazione e rabbia che forse, quando la parte razionale riprenderà il controllo della situazione, vi recherà dispiacere perché siete stati troppo duri o vi metterà in discussione perché vi sentirete “sbagliati”, insicuri.
Essere genitore è una delle esperienze più coinvolgenti e travolgenti della vita, avvolge in una coperta di emozioni positive e negative, legate queste principalmente alla frustrazione e alle difficoltà quotidiane di gestione dello stress. E richiede un percorso di apprendimento in itinere, di pari passo con la crescita dei figli e, in alcune circostanze, le difficoltà e i contrasti vi appaiono insormontabili e diventate insicuri nelle scelte educative, avete paura di sbagliare. Ogni genitore ha bisogno di informazioni e supporto, non si può essere autoreferenziali data la rilevanza del compito evolutivo ed educativo.
Cosa potreste fare per essere “buoni genitori” e costruire un buon clima familiare? I principi fondanti una relazione positiva fra un genitore e il proprio figlio sono quattro:
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Imparare a esprimere l’affettività in maniera adeguata e sana
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Rappresentare un riferimento costante per i figli
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Allenarsi all’ascolto e all’empatia nelle situazioni di vita quotidiana
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Individuare gli obiettivi educativi in un’ottica a lungo termine piuttosto che tesa all’intervento impulsivo e immediato.
E soprattutto, per essere buoni genitori, bisogna fare i genitori e solo i genitori!
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