Ogliastra, Tegas (FI): “Zone franche rurali per aiutare i pastori e far ripartire l’economia delle zone interne”
Una zona franca rurale da applicare nell'immediato in Ogliastra per combattere la crisi economica e lo spopolamento delle zone interne. La proposta arriva dal sindaco di Talana e candidato di Forza Italia Franco Tegas.
«Zone franche rurali per rimettere in moto immediatamente l’economia delle zone interne e combattere lo spopolamento». L’idea arriva dal sindaco di Talana e candidato alle elezioni regionali di domenica 24 febbraio con Forza Italia Franco Tegas.
«Tutti abbiamo sentito parlare di zona franca e zona franca urbana – spiega Tegas. Pochi però non sanno che esiste anche un’altra tipologia di fiscalità agevolata, la cosiddetta zona franca rurale. Si parla di zona franca rurale in analogia ed estensione alla Zona Franca Urbana per le zone interne a forte rischio spopolamento con l’adozione di azioni finalizzate a favorire lo sviluppo economico ed a sostegno del comparto agropastorale. I settori ammessi saranno quello agricolo, l’artigianato, il turismo, la trasformazione dei prodotti ed in generale i settori produttivi delle zone franche rurali».
«Su questo punto, durante un incontro elettorale che si è tenuto a Tortolì – assicura l’esponente della coalizione di centrodestra – ho già avuto rassicurazioni positive da parte del candidato presidente Christian Solinas. Sarà una delle prime misure della futura Giunta per sostenere la crescita nelle zone interne, ovviamente nell’ottica della Zona Franca Integrale».
«Il ritardo infrastrutturale dei territori, la grave crisi con altissimo indice di chiusura delle partite Iva ed il conseguente aumento esponenziale della disoccupazione e dell’emigrazione – conclude Tegas – equipara il nostro territorio alle zone in cui è intervenuta una grave calamità naturale. Per questo subito dopo le elezioni mi batterò in prima linea per creare una zona franca rurale per l’Ogliastra, così da dare immediatamente una boccata d’ossigeno ad allevatori, agricoltori e lavoratori, e mettere un freno al triste fenomeno dello spopolamento».
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