Zedda: “Governerò la Sardegna con lo stesso amore che ho messo per Cagliari”
Una folla molto nutrita ha accolto l’ingresso di Massimo Zedda nella Sala Mediterranea della Fiera in occasione della chiusura della campagna elettorale del centrosinistra per le elezioni regionali. Molte persone non hanno trovato posto a sedere.
Una folla molto nutrita ha accolto l’ingresso di Massimo Zedda nella Sala Mediterranea della Fiera in occasione della chiusura della campagna elettorale del centrosinistra per le elezioni regionali. Molte persone non hanno trovato posto a sedere.
«Siete molto più numerosi rispetto a quelli che sono andati a sentire Salvini» ha ironizzato Zedda, che ha ribadito, in sintesi, i principali punti del suo programma: riforma dell’amministrazione della Regione, investimenti sul turismo, delega di molte funzioni agli enti locali, prevenzione sanitaria e case della salute diffuse su tutto il territorio, politiche per il contrasto dell’emigrazione e della dispersione scolastica; e ancora, Zedda ha parlato dell’importanza di creare posti di lavoro stabili, percorsi di formazione finalizzati all’assunzione, interventi per garantire a tutti e a tutte il diritto allo studio.
Non sono mancate le frecciatine nei confronti del candidato del centrodestra Christian Solinas, definito il «candidato senza volto e senza curriculum».
Bordate anche a Salvini, definito «il ministro a tempo perso». In relazione alla reazione del ministro dell’Interno nei confronti di alcuni contestatori che a Carbonia cantavano Bella Ciao, Zedda ha detto: «Si è rivolto a loro invitandoli ad andare a mungere le pecore. Una frase tipica della sua tradizione leghista, di persona che ha sempre odiato i sardi e i meridionali. Poi ha continuato dicendo che i contestatori insieme a me, domenica dovremmo prendere un barcone e andare via. A noi la residenza non ce la toglie nessuno, queste affermazioni le faceva qualcun altro nei confronti degli oppositori, che venivano mandati al confino».
Zedda non nasconde il dispiacere di lasciare la guida di Cagliari: «Non mi sono affatto stancato di fare il sindaco della mia città – ha tenuto a sottolineare – Città che amo in modo corrisposto. Ma è giunta l’ora di occuparmi della terra che amo altrettanto. Con lo stesso amore che ho messo per Cagliari, mi impegnerò ad amministrare la regione , perché cambiare non è facile ma è possibile. Non prometto miracoli e non diciamo che risolveremo tutti i problemi, ma ce la metterò tutta».
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