Regionali 2019: intervista ai candidati ogliastrini. Parla Franco Tegas ( Solinas Presidente)
Oggi ci confrontiamo con Franco Tegas, sindaco di Talana e candidato con Forza Italia per Solinas Presidente.
Domenica 24 febbraio i cittadini sardi saranno chiamati ad eleggere il Presidente della regione e il Consiglio regionale. La Sardegna è una delle sei regioni italiane che in questo 2019 sarà chiamata alle urne, insieme insieme ad Abruzzo, Calabria, Piemonte, Emilia Romagna e Basilicata. In Ogliastra, da settimane, la campagna elettorale si è fatta infuocata. Noi di Vistanet cercheremo di dare spazio ai candidati ogliastrini di tutte le coalizioni, sottoponendo loro la medesima griglia di domande.
Oggi ci confrontiamo con Franco Tegas, sindaco di Talana e candidato con Forza Italia per Solinas Presidente.
Partiamo dalla sua decisione di candidarsi. Cosa l’ha convinta a mettersi in gioco e a pensare di mettersi al servizio della comunità? Che valore aggiunto pensa di poter dare, nel caso in cui dovesse essere eletto consigliere, alla qualità della vita degli ogliastrini?
L’esperienza di tre mandati da Sindaco è stato il valore aggiunto nella decisione di candidarmi per questa tornata elettorale. Ma ancor prima mi ha convinto la cronicità dei problemi del nostro territorio. Non ho la presunzione di pensare di avere la bacchetta magica per risollevare in poco tempo l’Ogliastra da una crisi che oramai dura da troppi anni. Ce la metterò tutta per dare al nostro territorio la centralità che merita e agli ogliastrini restituire ciò che manca: una prospettiva di crescita e sviluppo, garanzia dei servizi essenziali, maggiore attenzione al mondo dei giovani che rappresentano il futuro delle nostre comunità.
Trasporti e infrastrutture sono una spina nel fianco dell’Isola. Solo solo in Ogliastra abbiamo: un aeroporto chiuso dal 2011, che nei tempi d’oro ha fatto atterrare oltre 50mila persone in Ogliastra. Poi un porto, quello di Arbatax, che vede attraccare sempre meno navi e poi una strada, la nuova 125 Orientale Sarda che ancora non è compiuta nonostante l’inaugurazione di un primo tratto nel lontano 2002. Quali soluzioni per l’Ogliastra?
Trasporti ed Infrastrutture: il primo passo sarà quello dichiarare guerra alla burocrazia, quella che sta bloccando le opere pubbliche già finanziate e, nell’immediato, chiedere nuove ed importanti risorse per il rilancio della nostra economia. Spendere in tempi brevi le risorse già finanziate sarà la precondizione per il rilancio del porto che in circa quindici anni ha registrato un pesante calo.
Giustamente quella della mancanza di lavoro è una priorità assoluta da affrontare: è da qui che si prendono le misure di una vera democrazia. Qual è la sua ricetta per combattere la precarietà, il ricatto del bisogno?
Innanzitutto occorre attivare e all’occorrenza accelerare i processi che portano alla copertura dei posti mancanti ed in cui è già previsto il turnover e mi riferisco ai cantieri dell’Agenzia Forestas e al comparto Sanità in generale, quest’ultimo per migliorare la qualità della vita anche nei piccoli paesi. Grandi aspettative riponiamo poi nel volano del turismo fondato sul patrimonio ambientale dei nostri territori: facendo sistema sull’esempio di altri territori si innesca la domanda di posti letto con sviluppo dell’edilizia e la presenza dei turisti facilita la produzione agroalimentare d’eccellenza.
L’organizzazione della sanità rappresenta una sfida fondamentale per il Governo della Regione. Cosa pensa della riforma sanitaria? Quali azioni intende compiere nello specifico rispetto alla situazione del nosocomio lanuseino?
L’Azienda Sanitaria di Lanusei prima dell’ATS era un esempio a livello regionale di buona gestione ed infatti era l’unica senza deficit finanziari. È vero che mancavano dei servizi ma al territorio entrando nell’ATS sono mancate autonomia gestionale e certezze di intervento. Dobbiamo tornare a quella autonomia ricordandoci che l’Ospedale di Lanusei è fondamentale per l’intera Ogliastra. Dobbiamo inoltre potenziare la medicina del territorio, fortemente carente. Servono i medici di base anche per i territori di periferia, oggi in grande difficoltà, così come va completata la mappa delle guardie mediche e delle guardie mediche turistiche per un territorio a forte vocazione turistica. Indispensabile poi la presenza a Tortolì di un’ambulanza medicalizzata necessaria per sopperire alle lunghe distanze da percorrere prima di arrivare in ospedale.
Quali sono, a suo avviso, le altre emergenze da fronteggiare subito per quanto riguarda l’Ogliastra?
Le emergenze da affrontare nella prossima consiliatura regionale sono molteplici: tolta la sanità di cui abbiamo già detto, è indubbia la necessità di intervenire su di un comparto basilare come quello Agricolo e Zootecnico: analizzare la problematiche che attanagliano il settore e intervenire su più livelli per evitare che le emergenze si ripetano ciclicamente. Da parte nostra faremo il massimo per infrastrutturare le campagne con energia, acqua e strade: tre fattori senza i quali le differenze di costi a carico delle singole aziende sono improponibili; non mancherà lo stimolo ai livelli istituzionali superiori per la risoluzione degli ulteriori fattori negativi che ne bloccano lo sviluppo. Una grave emergenza è quella che vive oggi l’Intermare Saipem, partecipata dal Ministero del Tesoro attraverso la Cassa Depositi e Prestiti: una verifica nell’assegnazione delle commesse farà probabilmente luce e darà nuovo input ad un’azienda storica del territorio rilevante anche per l’indotto da sempre prodotto.I trasporti interni e la continuità territoriale sono un vero freno a tutto lo sviluppo della Sardegna e della nostra zona in particolare ed è un tema da cui non si potrà prescindere.L’emergenza economica che attraversa l’intera Ogliastra si potrà attenuare, infine, attraverso una duplice azione consentita da alcune leve fiscali già previste nel nostro ordinamento ed adottate in altre zone d’Italia e della stessa Sardegna: le Zone Franche Urbane e le Zone Franche Rurali. In entrambi i casi parliamo di interventi di defiscalizzazione e decontribuzione a vantaggio delle imprese; in un primo caso in ambito localizzato e la zona più vocata per tale intervento è certamente l’area industriale a ridosso del Porto di Arbatax per consentirne il rilancio insieme alla spendita di risorse già disponibili per la sua riqualificazione anche a fini crocieristici. Le ZFR sono invece riferibili ad aree alto tasso di spopolamento ed anch’esse si potranno attuare per porre un freno al predetto fenomeno che determina l’urgenza della sua istituzione.
Permettere ai nostri giovani di farsi le ossa nella nostra Isola e di poterci restare per costruire qui un futuro sembra una delle maggiori sfide che la Regione dovrà affrontare. Come pensa di riuscirci?
Sarà una scommessa da vincere trasformando in opportunità la presenza della forza lavoro purtroppo ora disoccupata: giovani che hanno conseguito dei titoli di studio e che ora aiuteremo a specializzarsi sia nel mondo turistico che nei servizi, sia turistici che legati alle costruzioni nautiche.
Le donne devono entrare a pieno titolo nell’economia e nelle istituzioni, per ragioni di giustizia, di equità sociale, ma soprattutto per garantire un reale sviluppo alla Sardegna. Quali sono le azioni che intende portare avanti per sostenerle?
L’informazione è alla base dello sviluppo: far conoscere gli strumenti normativi che consentono di recuperare il noto gap presente nel mondo del lavoro sarà il primo passo, unito ad una forte azione formativa per le qualifiche maggiormente richieste dal mondo del lavoro. Per quanto attiene alle istituzioni, la tutela di accesso alle cariche politiche è migliorata sensibilmente ed ha consentito di vedere in campo in queste elezioni delle ottime candidate.
Parliamo di fasi attuative. Nessun programma chiaramente si può realizzare contemporaneamente ogni sua parte e ci si deve dare delle priorità di intervento. Quali saranno?
Appare naturale che il primo passo sarà quello di andare a verificare per quali ragioni esistono ingenti risorse stanziate in diversi comparti che in tutti questi anni non si sono spese al fine di sbloccare tali disponibilità ed avviare i cantieri ed i servizi quanto prima. Il programma per il futuro dell’Ogliastra è davvero composto di una serie di interventi concertati con il programma del Presidente Solinas che avranno modo di essere posti a regime in ordine di priorità e tra questi la Sanità riveste un’importanza prioritaria.
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Regionali 2019: le interviste ai candidati ogliastrini. Parla Patrizia Ferreli ( Zedda Presidente)
Oggi ci confrontiamo con Patrizia Ferreli, 52enne lanuseina. Impiegata all’INPS, precedentemente consigliera provinciale, candidata con Massimo Zedda per il Partito Democratico.
Domenica 24 febbraio i cittadini sardi saranno chiamati ad eleggere il Presidente della regione e il Consiglio regionale. La Sardegna è una delle sei regioni italiane che in questo 2019 sarà chiamata alle urne, insieme insieme ad Abruzzo, Calabria, Piemonte, Emilia Romagna e Basilicata. In Ogliastra, da settimane, la campagna elettorale si è fatta infuocata. Noi di Vistanet cercheremo di dare spazio ai candidati ogliastrini di tutte le coalizioni, sottoponendo loro la medesima griglia di domande.
Oggi ci confrontiamo con Patrizia Ferreli, 52enne lanuseina. Impiegata all’INPS, precedentemente consigliera provinciale, candidata con Massimo Zedda per il Partito Democratico.
Partiamo dalla sua decisione di candidarsi. Cosa l’ha convinta a mettersi in gioco e a pensare di mettersi al servizio della comunità? Che valore aggiunto pensa di poter dare, nel caso in cui dovesse essere eletto consigliere, alla qualità della vita degli ogliastrini?
La scelta di candidarmi per me è stata determinata dal desiderio di mettermi a disposizione del mio territorio e della mia gente.
La politica e in particolar modo la sinistra devono riappropriarsi del ruolo di meditrici tra le istituzioni e i bisogni delle persone, in particolar modo dei più deboli.
L’esperienza in Consiglio Provinciale e il lavoro all’INPS mi hanno consentito di avere un’ampia visione del territorio ogliastrino tale da considerarlo come un’unica grande realtà non divisa da sterili campanilismi ma unita dalle problematiche e dalle necessità di risposte a diversi livelli.
Trasporti e infrastrutture: sono una spina nel fianco dell’Isola. Solo solo in Ogliastra abbiamo: un aeroporto chiuso dal 2011, che nei tempi d’oro ha fatto atterrare oltre 50mila persone in Ogliastra. Poi un porto, quello di Arbatax, che vede attraccare sempre meno navi e poi una strada, la nuova 125 Orientale Sarda che ancora non è compiuta nonostante l’inaugurazione di un primo tratto nel lontano 2002. Quali soluzioni per l’Ogliastra?
Bisogna sciogliere ogni dubbio , sulla necessità di completare in tempi rapidissimi la rete viaria (125), completare e e riclassificare il porto di Arbatax, cruciale porta turistica dell’Ogliastra e migliorare i trasporti interni, non solo terrestri, attivare la continuita’ territorial sul modello Corso. Infine, per l’Ogliastra avere un aereoporto di collegamento internazionale, nazionale e locale, nei mesi estivi è di vitale importanza non solo per il settore turistico, ma per tutti quelli ad esso collegati (agroalimentare, artigianato e comercio).
Quella della mancanza di lavoro è una priorità assoluta da affrontare: è da qui che si prendono le misure di una vera democrazia. Qual è la sua ricetta per combattere la precarietà, il ricatto del bisogno?
Tre sono i pilastri dell’economia Sarda che possono sviluppare lavoro nell’Isola seguendo la vocazione naturale e usufruendo di un territorio tra i pochi nel mondo: Turismo, Pastorizia e agricoltura. Questi tre pilastri fanno da traino agli altri settori, altrettanto indispensabili, come commercio, artigianato e impresa. Il Turismo si sviluppa attraverso il Prodotto turistico che si compone di tre elementi : ambiente, servizi, attrattori. I singoli elementi da soli non funzionano ma uniti formano appunto il Prodotto turistico che può essere promosso nel mondo. L’ambiente è quello che abbiamo avuto in dono noi Sardi e può essere paragonato, per integrità del territorio, bellezze naturali e qualità della vita, ai migliori posti del Pianeta.
I servizi devono essere spinti verso l’eccellenza, poichè siamo in competizione con il mondo intero. Gli attrattori (mare, ferrovia turistica, sentieri escursionistici, vie ferrate, pareti attrezzate, bike), devono essere potenziati per allungare la stagione turistica nei mesi spalla (marzo, aprile , maggio e settembre, ottobre). Il mondo agro pastorale, strettamente legato al settore turistico, specie nella filiera alimentare deve essere accompagnato da politiche di sostegno e soprattutto di formazione, perchè anche in questo campo la competizione è globale e la Regione Sardegna, attraverso gli strumenti di cui è dotata deve valorizzare l’intero comparto. Il settore dell’impresa e dell’artigianato, vista la problematica legata all’insularità, necessità delle stesse attenzioni. La valorizzazione dei tre pilastri fondamentali dell’economia Sarda, sarà di grande aiuto al settore del commercio, che attualmente è in una fase asfittica.
Cosa pensa della riforma sanitaria? Quali azioni intende compiere nello specifico rispetto alla situazione del nosocomio lanuseino?
Avevamo in Ogliastra un Sistema sanitario efficiente e in equilibrio economico, messo in discussione dalla riforma sanitaria. Non vi è altra soluzione se non quella di ripristinare l’autonomia economica e decisionale della sanità ogliastrina, visto che in tanti anni l’Ogliastra ha dimostrato di saper amministrare con efficienza ed efficacia il settore sanitario.
Quali sono, a suo avviso, le altre emergenze da fronteggiare subito per quanto riguarda l’Ogliastra?
Snellire la burocrazia che blocca l’accesso a progetti e finanziamenti alle aziende esistenti e in fase di attivazione.
Lo spopolamento delle zone interne.
Permettere ai nostri giovani di farsi le ossa nella nostra Isola e di poterci restare per costruire qui un futuro sembra una delle maggiori sfide che la Regione dovrà affrontare. Come pensa di riuscirci?
Il future della nostra Isola e dell’Ogliastra è racchiuso in questa domanda. La politica deve investire sulle potenzialità dei giovani, e sulle loro capacità innovative. Si devono creare dei canali preferenziali per accedere al credito in modo tale da valorizzare Start up che creino economie dinamiche e consentano alle nostre giovani menti non solo di rimanere ma anche di ritornare qualora siano partiti.
Le donne devono entrare a pieno titolo nell’economia e nelle istituzioni, per ragioni di giustizia, di equità sociale, ma soprattutto per garantire un reale sviluppo alla Sardegna. Quali sono le azioni che intende portare avanti per sostenerle?
In quanto candidate donna ho particolarmente caro questo tema! La società chiede alle donne sforzi enormi, ma a parità di impegno gli uomini ottengono più gratificazioni e raggiungono più facilmente gli obiettivi. In Sardegna c’è un risveglio positive infatti abbiamo registrato il 10% in più dell’imprenditoria femminile per il 2018. Quindi dobbiamo potenziare gli aiuti alle imprenditrici che intendono aprire nuove attività e aumentare le strutture di accoglienza per bambini, in modo tale che le madri lavoratrici siano più libere di dedicarsi e realizzarsi, oltre che nella famiglia anche nel lavoro.
Parliamo di fasi attuative. Quali saranno?
Creare una rete fra le diverse compagini, rivitalizzando le unioni dei comuni stimolandole a collaborare fra loro. Come ho appreso dalla mia esperienza in Provincia diventa essenziale la programmazione sovra comunale e sinergica fra regione e territorio. Potenziare le scuole di ogni ordine e grado, perchè senza un Sistema scolastico adeguato non si formano correttamente I cittadini del domani.
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Sa trattalia, un piatto tipico sardo dal sapore unico. La Trattalia è una prelibatezza gastronomica sarda che si ottiene attraverso una particolare lavorazione delle interiora del capretto o dell'agnello, abilmente…
Ciao amici programmatori e marketer! Oggi voglio parlarvi di un argomento che ci sta molto a cuore: la user experience. Ebbene sì, quella cosa che sembra solo una scialba definizione…
Sos casos averiguados immoe sunt petzi 5 casos in chimbe dies, duncas sa bidda torrat a abèrrere: sos istudiantes torrant totus in classe. Aumentat su nùmeros de sas persones sanadas…
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