“Maria Lai. Art in Public Space”: prorogata fino al 22 febbraio la mostra dell’artista ogliastrina

Grande successo per la mostra (inaugurata a novembre negli spazi dell’Ex Convento del Carmelo di Sassari) “Maria Lai. Art in Public Space”, a cura di Davide Mariani, che indaga, per la prima volta in profondità, l’intera produzione di arte pubblica di Maria Lai.
Grande successo per la mostra (inaugurata a novembre negli spazi dell’Ex Convento del Carmelo di Sassari) “Maria Lai. Art in Public Space”, a cura di Davide Mariani, che indaga, per la prima volta in profondità, l’intera produzione di arte pubblica di Maria Lai.
Come riporta L’Unione Sarda, più di 3000 visitatori si sono recati a quest’importante esposizione. Proprio da qui nasce la decisione di prorogarla fino al 22 febbraio.
L’esposizione temporanea, sostenuta dal Comune di Sassari e realizzata con il contributo della Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai e della Fondazione di Sardegna, in collaborazione con l’Archivio Maria Lai, è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
«Nel complesso degli oltre trenta eventi e opere pubbliche presentate, la mostra, suddivisa secondo due sezioni tematiche (Legare/collegare, Macrocosmo/microcosmo), ripercorre la geografia creativa di Maria seguendone il gesto, il segno e il pensiero, tutti amplificati all’interno della dimensione pubblica, e lascia trasparire il profilo di un’artista in gran parte diverso da quello che si è abituati a vedere. In esposizione oltre 150 pezzi, opere, fotografie, bozzetti, progetti e modelli realizzati tra il 1981 e il 2012.
La rassegna, grazie a un’attenta ricerca bibliografica, definisce infatti i suoi ambiti di produzione, ne racconta le vicende storiche, chiarisce episodi e li contestualizza, esponendo numerosi materiali inediti provenienti da archivi pubblici e privati, oltre a progetti, modelli e opere autografe di riferimento concettuale per gli interventi ambientali e di partecipazione collettiva. Il percorso espositivo, firmato da Alberto Paba, si sviluppa lungo i tre piani del Carmelo e tende ad esaltare la dimensione esperienziale della mostra attraverso la ricca presenza di audiovisivi, proiezioni e installazioni interattive. Vengono privilegiate le analogie tematiche e i rimandi comuni fra le opere realizzate nel territorio e la produzione artistica di Maria Lai nel suo complesso, trasformando la ricerca sull’arte pubblica in una lente di ingrandimento nuova sul suo fare creativo e simbolico, sulla visione programmatica degli interventi, sul suo agire e sulle sue finalità creative ed estetiche» si legge scritto sulla pagina istituzionale del Comune di Sassari.
«Ecco che il suo linguaggio trova dimensioni comunicative differenti: “da lontanissimo e da vicinissimo”, espressioni comuni di un “maximum” e di un “minimum” che altro non sono se non due facce della stessa medaglia, in cui il rapporto con l’io si può estendere fino allo spazio più remoto e allo stesso tempo ritornare al microcosmo del vissuto quotidiano. L’esposizione si presenta come un viaggio nell’opera di Maria Lai reso possibile anche grazie al coinvolgimento di tutti i comuni in cui l’artista ha operato, a partire da Ulassai, il suo paese natale, passando per Aggius, Camerino, Carbonia, Castelnuovo di Farfa, Nuoro, Orotelli, Osini, Siliqua, Sinnai, Tortolì e Villasimius».
(Info e foto: sito istituzionale del Comune di Sassari)

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