Olocausto, per non dimenticare: domani la mostra dei ragazzi dell’IFP di Tortolì

Una mostra interamente dedicata all’Olocausto, questa l’interessante iniziativa che si svolgerà domattina, dalle 9 alle 13, in una classe dell’IFP tortoliese (Istituto di formazione professionale), scuola retta dal Dirigente Nanni Usai.
Una mostra interamente dedicata all’Olocausto, questa l’interessante iniziativa che si svolgerà domattina, dalle 9 alle 13, in una classe dell’IFP tortoliese (Istituto di formazione professionale), scuola retta dal Dirigente Nanni Usai. Si tratta di una mostra interna, quindi verranno invitati nella classe, sita presso l’Istituto Alberghiero, insegnanti e alunni delle altre classi. Il progetto rientra nel percorso di Istruzione e Formazione Professionale, discipline di storia e lingua italiana. I ragazzi hanno lavorato con grande entusiasmo affinché quest’iniziativa vedesse la luce.
«Trasformeremo la classe» spiega il professor Giovanni Idili «in un’esposizione».
La mostra sarà divisa in due parti. Nella prima parte, chiamata “La banalità del male” (da un libro di Hannah Arendt legato al processo Eichmann), si spiegherà il perché dell’Olocausto. Cause, conseguenze e fatti rilevanti della storia del genocidio, insomma. Nella seconda parte, chiamata invece “La banalità del bene” (da un libro di Enrico Deaglio che ripercorre la storia del commerciante padovano Giorgio Perlasca che, nel 44, a Budapest, salvò migliaia di ebrei fingendosi console spagnolo), saranno riportate 15 storie esemplari di persone che, mettendo a rischio la propria vita, hanno salvato uomini, donne e bambini ebrei.
«Ci sono sacerdoti e suore, sì, ma anche commercianti. In un caso, un paese intero fece da scudo ai bambini» aggiunge Idili.
In alcune parti della classe, saranno posti dei fascicoli aperti con alcune fotografie in modo che chiunque visiti la mostra possa avere parte attiva all’interno di essa. Per tutte e cinque le ore saranno inoltre proiettate interviste a reduci dai campi di concentramento e a Giusti tra le nazioni. Gli ospiti saranno invitati a fare una foto con un cartellone con la scritta “Mai più” in varie lingue. Ognuno potrà scegliere poi la foto che ritiene più significativa tra un centinaio messe a disposizione ed essa verrà posta in un cartellone.
«L’IFP nasce con l’intenzione di contrastare la dispersione scolastica,» spiega Idili «quindi queste iniziative nascono anche per far crescere interesse e attenzione e per stimolare la voglia di continuare con gli studi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA