Oggi, a partire dalle 10, i dipendenti Aras (Associazione regionale allevatori in Sardegna) scenderanno di nuovo in piazza: prevista una manifestazione sotto il palazzo del Consiglio Regionale. Riporta questa notizia Ansa. I lavoratori sono in sciopero dal 20 agosto per i quattro stipendi arretrati e per il passaggio nell’Agenzia Laore. Osvaldo Ibba – del sindacato Confederdia – e Paola Naitana – Gruppo sit-in – hanno dichiarato che « i dipendenti rafforzeranno l’azione di protesta con un sit-in permanente, accampando con le tende sotto il palazzo di via Roma».

La Commissione agricoltura dedicherà alla vertenza Aras due sedute.

Oggi alle 16.30 saranno ascoltati i sindacati Cgil, Cils e Uil e gli autonomi di Confederdia, mentre domani alle 10.30 sarà la volta degli assessori Pier Luigi Caria dell’Agricoltura e Filippo Spanu del Personale.

«È oltremodo tragico e sconfortante per i Sardi scoprire che i parlamentari del Movimento Cinque Stelle parlano di cose che non conoscono e alimentano polemiche inutili, frutto della vergognosa ignoranza della materia trattata. Le famose tabelle richieste dal MEF sono state inviate da mesi a Roma, come più volte abbiamo avuto modo di dimostrare con documentazione alla mano. I nuovi dati richiesti dal Ministero ai primi di agosto, poco prima del fermo di tutti gli uffici per le vacanze estive, sono invece materiali integrativi a quelli già ricevuti e mai richiesti in prima istanza. Ecco perché l’8 agosto è stata inviata comunicazione formale all’Associazione regionale allevatori (Aras) per la messa in disponibilità di questi nuovi documenti». Lo ribadiscono gli assessori del Personale e dell’Agricoltura, Filippo Spanu e Pier Luigi Caria riguardo le dichiarazioni dei pentastellati di ieri.

I due chiudono con un appello ai parlamentari Fenu e Manca: «Onde evitare figuracce come quella collezionata oggi, sarebbe auspicabile che chi ha la responsabilità di rappresentare gli interessi di tutti i Sardi, e in particolare degli allevatori e dei dipendenti Aras, studiasse e si documentasse per bene. Le campagne elettorali perenni, alimentate dalla sterile polemica fondata sul ruolo del nulla, mettono a nudo la totale incapacità di chi è chiamato a governare e ad abbandonare finalmente i banchi dell’opposizione da bar».