Ennesimo dramma nel Mediterraneo. Barcone con 447 profughi: in 30 si buttano in mare e 4 annegano

Ennesimo dramma nel Mediterraneo. Da un barcone carico di 447 migranti, in 30 si buttano in mare e 4 di loro muoiono annegati
Sono annegati 4 dei 30 migranti che, in viaggio su un barcone, si sono gettati in mare alla vista delle navi Protector di Frontex e Monte Sperone della guardia di finanza al largo di Linosa. Lo hanno confermato alla Squadra mobile di Ragusa parenti e amici delle vittime. Al comandante e all’equipaggio del barcone, fermati a Pozzallo per aver favorito l’immigrazione illegale, contestato anche il reato di morte come conseguenza di altro delitto.
Egiziani, siriani, tunisini e algerini i fermati. Come riporta Tgcom, comandante ed equipaggio erano dotati di navigatore satellitare e bussola. Si è scoperto che il capitano era già stato arrestato nel 2004 come scafista. I migranti a bordo, 447 persone in tutto, sono stati fotosegnalati alla polizia scientifica di Ragusa: tra loro ci sono due nigeriani che erano già stati in Italia. I due erano stati espulsi perché irregolari.

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Casamonica: duro colpo al clan. 37 arresti e 6 ricercati

L'indagine è partita prima ancora dei funerali show di Vittorio Casamonica in una chiesa gremita a piazza Don Bosco nell'agosto del 2015. Per 14 dei 37 arrestati l'accusa è associazione a delinquere di stampo mafioso ed è la prima volta per il clan Casamonica
Sono accusati di aver costituito unʼorganizzazione dedita al traffico di droga, estorsione, usura, con lʼaggravante del metodo mafioso. E’ di 37 arresti e di 6 persone ricercate il bilancio di una maxi operazione dei carabinieri del Comando provinciale di Roma contro il “clan dei Casamonica“.
Le misure cautelari in carcere, emesse dal gip di Roma su richiesta della locale Dda, sono state eseguite tra la Capitale, Reggio Calabria e Cosenza. Gli arrestati sono accusati di aver costituito un’organizzazione dedita al traffico di droga, estorsione, usura, con l’aggravante del metodo mafioso.
Come riporta Tgcom, per gli inquirenti il ruolo apicale di promotore è ricoperto da Giuseppe Casamonica, recentemente uscito dal carcere dopo circa 10 anni di detenzione. All’operazione hanno preso parte circa 250 carabinieri, con l’ausilio di unità cinofile, un elicottero dell’Arma e del personale dell’8° Reggimento Lazio.

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