Decimomannu, spara a due pastori che erano entrati nel terreno del vicino con il gregge: arrestato per tentato omicidio
Dopo averli sorpresi mentre facevano pascolare il gregge nel terreno del vicino gli ha sparato con il fucile. Responsabile di tentato omicidio nei confronti di due fratelli pastori un 42enne incensurato di Assemini. Giovanni Mameli è stato arrestato nel pomeriggio
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Dopo averli sorpresi mentre facevano pascolare il gregge nel terreno del vicino gli ha sparato con il fucile. Responsabile di tentato omicidio nei confronti di due fratelli pastori un 42enne incensurato di Assemini.
Giovanni Mameli è stato arrestato nel pomeriggio di ieri dai carabinieri, giunti sul posto, in un terreno al confine tra Assemini e Decimomannu, dopo essere stati contattati da alcuni passanti. La lite risale sempre a ieri pomeriggio, quando i due pastori sono entrati involontariamente in un terreno privato. Dopo averli notati, Mameli, proprietario del terreno adiacente gli ha intimato di andare via. La lite, in un primo momento verbale, è poi sfociata in una rissa. Uno dei due pastori è riuscito ad allontanare Mameli con un pugno mentre l’arrestato colpiva ripetutamente il fratello. Così Mameli è tornato in casa per prendere uno dei sei fucili (tutti detenuti con regolare porto d’armi) e ha sparato ai due fratelli ad altezza d’uomo, mettendoli definitivamente in fuga.
I carabinieri della stazione di Decimomannu sono arrivati sul posto e hanno trovato i segni dei pallettoni da caccia usati da Mameli su alcuni pali di legno e sulle mura di cinta, appurando che l’uomo non aveva sparato dei colpi in aria come sosteneva l’arrestato, ma li aveva esplosi ad altezza d’uomo mettendo in serio pericolo la vita dei due malcapitati.
L’arma è stata sequestrata, mentre Giovanni Mameli è stato arrestato per tentato omicidio e si trova ora al carcere di Uta.
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Opere d’arte nel cuore dei boschi d’Ogliastra. E’ l’idea di Stefania Lai, eclettica artista lanuseina, che ha raffigurato sui tagli ( le “ferite” ) di alcuni alberi donne che portano messaggi, raccontano cosa le ferite possono rappresentare, oltre il ricordo del dolore. Ogni ferita per l’artista è un foglio bianco, un valido piano d’appoggio. Le ferite raccontano storie. E chi passeggia nei boschi e sa perdersi nella natura avrà il piacere di sentirsele raccontare. Con la delicatezza che è propria di Stefania Lai.
Nel rispetto dell’ambiente Stefania Lai ha utilizzato per le sue opere silvestri i colori per body painting, a volte associati ad olio vegetale, in modo da non portare sostanze estranee al microambiente del tronco. Nel tempo, quindi, questi disegni andranno via e lasceranno il legno dell’albero così come era prima dell’ intervento artistico». Ho lavorato nel più grande silenzio, da sola, lontano dalle strade, con calma. E’ bene che l’arte arrivi ovunque e che possa essere incontrata per caso». Un’impresa raffinata, suggestiva, generosa, che non ha lasciato indifferenti coloro che hanno incontrato, nel loro perdersi nel bosco, le donne di Stefania Lai, protette dalle cornici naturali.
