Grande successo ieri sera a Perdasdefogu, nel piazzale di via Colombo, per la prima della commedia “Sa moneda de Oru“, adattata e messa in scena dalla compagnia teatrale “Sa Brulla”.

In programma per il 2 luglio la rappresentazione teatrale è stata rinviata, a causa dell’insistente pioggia, alla serata di ieri. Commedia bagnata commedia fortunata? a giudicare dalle presenze all’evento, fortunatissima.

“Sa moneda de oru” è una commedia in due atti scritta dalla barbaricina Emilia Manconi, sullo sfondo la casa del duca e un passato tenuto nascosto per troppo tempo. Ma i problemi legati agli scheletri celati nell’armadio, agli errori di gioventù dei personaggi e alle questioni sull’eredità del duca si risolvono in maniera geniale in un mix di divertimento, battute esilaranti, momenti di grande altruismo e di trionfo dell’amore, amicale, filiale, di coppia.

Recitata interamente in sardo “Sa moneda de oru” ha fatto vincere alla compagnia teatrale Sa Brulla, attiva dal 1997, due importanti premi, quello di miglior attrice ad Anna Mameli e quello per i costumi migliori.

“É sempre difficile recitare nel proprio paese” fanno sapere da Sa Brulla “abbiamo visto oggi un pubblico attento, soddisfatto e che si divertiva alle nostre battute”.

Il ringraziamento finale della compagnia è andato proprio ai foghesini che da sempre rispondono in maniera positiva alle manifestazioni culturali.

A breve inizierà la rassegna teatrale che vedrà gli attori calcare le tavole del palcoscenico per un ricco calendario di rappresentazioni.

In scena ieri: Anna Mameli, Giovanni Lai, Massima Palmas, Maria Grazia Serreli, Bruno Mario Salis, Katiuscia Mura, Antonio Cadoni, Gianpietro Cabitza, Maria Giulia Spanu. Regia di Mario Lai, costumista Giuliana Lai, tecnico audio/luci Gianvincenzo Mereu.

Hanno collaborato alla riuscita dell’evento il comitato San Pietro 2017, il comune di Perdas e la Pro Loco foghesina.

Il premio arriva come ulteriore conferma, dopo il David di Donatello per la Miglior Sceneggiatura, di un’opera che travalica ogni confine grazie all’universalità  di un messaggio che nasce dall’incontro tra Shakespeare ed Eduardo attraverso lo sguardo colto e internazionale di Cabiddu, che commenta a pochi minuti dall’annuncio: «Sono felice, contento ed emozionato. Questo premio ha un grandissimo valore per me e per il film, per tutto quanto ha significato realizzarlo, dalla location alla produzione, agli attori e soprattutto al mio rapporto con Eduardo che è stato di profonda ispirazione nella mia vita e nel lavoro». Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al regista sardo ieri sera a Roma, a Villa Medici.

Il regista ha ottenuto il Globo d’Oro della Stampa Estera per il Miglior Film per: «La magnifica trasposizione del verso di Shakespeare “Tutto il mondo è un palcoscenico… uomini e donne sono soltanto attori”. I riflessi del teatro sulla realtà in un posto sperduto dove nulla è quello che sembra, tra personaggi improbabili ma densi di esistenza. Un film che ricompone il puzzle rimettendo al loro posto colpa, vendetta, riscatto e perdono».

«É stato davvero un anno straordinario per il Cinema sardo, dai David di Donatello passando per i Globi d’oro», dichiara con soddisfazione Giuseppe Dessena, Assessore regionale alla Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport: «Andiamo avanti come Regione nel dare sostegno, anche economico, convintamente a  questo settore, che conferma la sua vitalità e capacità e ci regala costantemente soddisfazioni. La Regione inoltre vuole sottolineare l’importanza della legge di settore per le produzioni, che stanno emergendo davvero, oggi,  in tutta la loro fierezza».

Risultati tangibili di una filiera che cresce anche nelle parole di Barbara Argiolas,  Assessora del Turismo, Artigianato e Commercio, che sottolinea: «Salutiamo con orgoglio questo riconoscimento tributato dalla stampa estera alla pellicola di un regista sardo, ambientata interamente nell’isola dell’Asinara, uno dei nostri tesori più belli e suggestivi. Il cinema, fin dalla sua nascita, sa radicare nell’immaginario degli spettatori personaggi e località spesso sconosciute fino a poco prima. La Sardegna è uno straordinario set a cielo aperto e la Regione, attraverso la Film Commission, sta lavorando perché siano sempre più numerose le produzioni che scelgono di ambientare qui le proprie storie, dando lavoro alle maestranze sarde e portando negli occhi e nei cuori degli spettatori le bellezze della nostra terra».

Conclude il Presidente della Fondazione Sardegna Film Commission, Antonello Grimaldi: «Quando si fa un lavoro di squadra sostenendo il talento e le professionalità i risultati sono sotto gli occhi di tutti e dimostrano l’efficacia del lavoro congiunto tra Film Commission, istituzioni e reti territoriali. Siamo davvero orgogliosi di aver sostenuto “La stoffa dei sogni” sin dai suoi primi passi, lavorando di concerto con la Conservatoria delle Coste, l’Ente Parco Nazionale dell’Asinara, l’Ente Foreste della Sardegna e il Comune di Porto Torres, affinchè l’isola potesse accogliere al meglio le riprese del film di Cabiddu».