Anna Maria Pierangeli, l’attrice cagliaritana che conquistò il cuore di James Dean
Il più grande amore di James Dean? Una ragazza di Cagliari. La donna che ha conquistato il cuore del ribelle di Hollywood era proprio lei, Anna Maria Pierangeli, giovane attrice futura star del cinema statunitense nata nel capoluogo sardo il 19
Il più grande amore di James Dean? Una ragazza di Cagliari. La donna che ha conquistato il cuore del ribelle di Hollywood era proprio lei, Anna Maria Pierangeli, giovane attrice futura star del cinema statunitense nata nel capoluogo sardo il 19 giugno 1932 da Luigi ed Enrica, coppia marchigiana trasferitasi in Sardegna per lavoro.
Anna Maria vive fino all’età di sei anni in via Dante, nel quartiere San Benedetto, per poi trasferirsi con tutta la famiglia a Roma dove, a soli 17 anni (1949) debutta al fianco di Vittorio de Sica nel film “Domani è troppo tardi”, del regista Leonide Moguy. Nonostante sia ancora minorenne, la sua interpretazione le vale due anni dopo il “Nastro d’argento alla migliore attrice protagonista”.
La giovane Anna viene notata quasi subito anche dal cinema americano, perciò si trasferisce a Los Angeles dove debutta in “Teresa” (1951), diretto dal premio Oscar Fred Zinnemann. Il successo arriva immediatamente e Hollywood si innamora di lei. Qui tutti l’hanno ribattezzata “Pier Angeli” o “Pier”, anche se a lei non piace perché è un nome da maschio.
Nel mentre, la sua carriera cinematografica hollywoodiana prosegue con i film “L’immagine meravigliosa” e “I lupi mannari”, entrambi datati 1952, anno in cui arriva un’altra grande soddisfazione: il Golden Globe come migliore promessa femminile. Recita anche al fianco di Paul Newman nel kolossal “Il calice d’argento” (1954), film di debutto dell’attore statunitense.
La vita privata di Anna è condizionata dalla madre Enrica che le mette i bastoni tra le ruote ogniqualvolta lei prova ad essere felice con qualcuno. Dapprima incontra Kirk Douglas sul set di “Storia di tre amori” (1953) . Lui, 16 anni più grande di lei, rimane infatuato e la segue fino a Roma dove, nel giorno del compleanno dell’attrice, le regala un anello di fidanzamento. In seguito dirà: «Io ero innamorato perso, lei con me giocava. Era immatura e vulnerabile».
Nella vita di Anna entra anche Marlon Brando, ma come un semplice amico di famiglia. Un giorno porta lei e sua sorella gemella Marisa in gita al lago, ma girando in lungo e in largo finisce la benzina e tranquillizza la madre di lei assicurandole che le avrebbe portate a casa sane e salve. La madre di Anna, Enrica, lo adora.
Stessa cosa non si può dire di James Dean ,con cui Anna ha una relazione amorosa durata tutta l’estate del 1954 ma molto intensa al punto che lui dirà: «È una ragazza speciale. Al contrario di molte ragazze qui a Hollywood, lei è vera e genuina».
Vengono paparazzati quasi ogni giorno durante cene a lume di candela e passeggiate romantiche sulla spiaggia, ma compaiono anche sul jet set ufficiale. Sono talmente innamorati che vorrebbero convolare a nozze, se non fosse che la madre di lei lo impedisce. Non sopporta che la figlia sposi un ribelle, perlopiù ateo.
Perciò, costretta a lasciarlo, conosce l’attore e cantante italo-americano Vic Damone, che sposa nel novembre dello stesso anno e dal quale ha un figlio, Perry. Ma una relazione forzata, dove l’amore è praticamente inesistente, non può che finire male e così, dopo quattro anni, i due divorziano e lei torna a Roma. Qui ha un flirt con l’attore italiano Maurizio Arena, ma nel 1962 si sposa con Armando Trovajoli, famoso direttore d’orchestra, da cui ha un figlio, Andrew. Ben presto anche questo matrimonio va in frantumi.
Ma l’episodio che cambia la sua vita è inevitabilmente la morte del suo amato James Dean per un incidente stradale a bordo della sua Porsche. Dean aveva sofferto per la fine di quell’amore e lei si sente in colpa e, dopo la tragedia, entra in un profondo stato depressivo che viene ricoverata in una clinica psichiatrica in Italia.
In difficoltà economica, l’ex star di Hollywood ormai in declino interpreta alcuni film europei privi di valore artistico e neanche la sua amica americana, l’attrice Debbie Reynolds, riesce a convincerla a tornare nella scena hollywoodiana. Rientra in America ma è sempre più depressa.
Il 10 settembre 1971 viene ritrovata morta nella sua casa di Beverly Hills. L’autopsia rivela che il decesso è dovuto a un’intossicazione chimica da sovradosaggio di farmaci, versione che non convince la famiglia, secondo la quale Anna avrebbe avuto uno shock anafilattico per dei farmaci che le erano stati somministrati dal suo medico.
Riposa nel cimitero parigino di Rueil-Malmaison.
Subito dopo la sua morte viene ritrovata una lettera destinata a James Dean, che si conclude così: “A te, mio unico, grande amore”.
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