Ogliastrini nel mondo. Maurizio Lotto, da Gairo alla Germania: un futuro nella ristorazione
Maurizio Lotto, ventiseienne di Gairo ma originario di Arzana ha deciso di lasciare, come moltissimi suoi coetanei, la Sardegna per costruirsi un futuro all’estero. Dopo gli studi alla scuola alberghiera di Tortolì, Maurizio svolge diversi lavori, passa dalle “stagioni” estive
Maurizio Lotto, ventiseienne di Gairo ma originario di Arzana ha deciso di lasciare, come moltissimi suoi coetanei, la Sardegna per costruirsi un futuro all’estero.
Dopo gli studi alla scuola alberghiera di Tortolì, Maurizio svolge diversi lavori, passa dalle “stagioni” estive nei villaggi turistici, ai lunghi inverni fatti di mansioni saltuarie. L’occasione per dare una svolta alla sua vita arriva due anni e mezzo fa, quando apprende da un amico che in un albergo in Germania si sta ricercando del personale addetto alla ristorazione.
Echterdingen, una cittadina nel distretto di Stoccarda, spalanca le sue porte al giovane. Inizialmente Maurizio parte dall’Ogliastra con quattro amici, ad oggi solo lui continua a vivere e a lavorare in Germania, come cameriere in un hotel di lusso. Il primo scoglio da superare è stato la lingua «non sapevo una parola di tedesco» racconta Maurizio «per un po’ ho comunicato in inglese oppure grazie all’aiuto dei colleghi italiani».
Un inizio non particolarmente semplice ma Maurizio non si è arreso «tutti i colleghi si sono dimostrati gentili con me e questo mi ha aiutato a fare la scelta della vita, quella di rimanere qui» racconta «ora ho un appartamento in affitto in cui vivo solo e autonomo, ho comprato una macchina, a lavoro mi trovo benissimo e sono fiducioso per il mio futuro nell’albergo». L’idioma straniero ora non è più un problema «ho perfezionato il mio tedesco e mi trovo molto più a mio agio sia con i colleghi che con i nostri clienti e anche nella vita privata» afferma il giovane.
La Sardegna rimane sempre un posto lontano e in quasi tre anni di permanenza in Germania, Maurizio è riuscito a tornarci solo due volte, in vacanza e per poche settimane. L’isola custodisce i suoi affetti, le sue amicizie più care e le sue abitudini di vita, ma il gairese non immagina neanche lontanamente il suo futuro qui. «La nostra terra è un posto bellissimo e unico al mondo, sono fiero di essere sardo, ma purtroppo questo paradiso è distante dalle mie aspirazioni» dice «se immagino la mia vita tra dieci anni» continua «mi vedo a lavorare sempre nello stesso hotel in cui mi trovo adesso e sicuramente con qualche mansione più importante».
Il sogno nel cassetto rimane infatti per il giovane quello di crescere in ambito lavorativo «realizzarmi sul lavoro credo che sia possibile, qui esiste la meritocrazia, da noi in Italia questa è una parola, in molti posti sconosciuta». Alla luce della sua avventura Maurizio si sente di consigliare ai suoi coetanei un’esperienza simile «stare all’estero è una cosa bellissima» racconta «ti aiuta ad aprire gli occhi su tutto». Tante le cose che il giovane ha imparato e grazie alle quali è diventato più consapevole di sé stesso, tra le più importanti il rispetto “guadagnarsi la stima e la fiducia nel lavoro e nella vita di tutti i giorni è una cosa importante».
E conclude «Ciò che mi ha cambiato molto è l’essermi “fatto” da solo, l’ aver contato unicamente sulle mie forze, questo mi ha fatto crescere e responsabilizzato tanto” e “magari sono rimasto sempre il ragazzo che è partito quasi tre anni fa, però dentro di me so cosa ho dovuto passare per essere qui oggi, ne prendo atto e ne faccio tesoro».
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