Guasto all’impianto frenante. L’autista della ditta Nieddu Trasporti va a sbattere contro un muro per fermare la corsa dell’autoarticolato.

Stamattina intorno alle 12 un autoarticolato della ditta Nieddu Trasporti S.r.l., a causa di un guasto improvviso al sistema frenante, è andato a sbattere  in una curva all’altezza del chilometro 11 della strada provinciale 27, a poca distanza dal paese di Villagrande in direzione Tortolì. Il pesante carico, un tubo di 300 quintali, ha spostato dalla sua sede il cassone del rimorchio che si è adagiato sul bordo strada.

Sul posto sono immediatamente sopraggiunti i carabinieri della vicina stazione di Villagrande per regolare il traffico a causa del restringimento di carreggiata. Il traffico rimarrà a unico senso di marcia fino al completamento dei rilievi e all’arrivo di un’autogru che provvederà a spostare il pesante tubo e in seguito il cassone del mezzo. L’autista di Olbia, Pierpaolo Carta, è illeso e nessun altro veicolo è stato coinvolto.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.