Invasione di maxi lucchetti a Roma: a cosa servono?
A Roma, il proliferare dei maxi lucchetti sta generando un crescente allarme nella comunità locale. Dalle tranquille strade di Prati fino al pittoresco quartiere di Trastevere, questi dispositivi si trovano ormai ovunque: agganciati ai cancelli, alle inferriate e persino ai segnali stradali. Questa diffusa presenza sta suscitando la rabbia di alcuni residenti, che si sentono minacciati nella propria sicurezza.
Invasione di maxi lucchetti a Roma: a cosa servono?
A Roma, il proliferare dei maxi lucchetti sta generando un crescente allarme nella comunità locale. Dalle tranquille strade di Prati fino al pittoresco quartiere di Trastevere, questi dispositivi si trovano ormai ovunque: agganciati ai cancelli, alle inferriate e persino ai segnali stradali. Questa diffusa presenza sta suscitando la rabbia di alcuni residenti, che si sentono minacciati nella propria sicurezza.
Come riporta un articolo de Il Messaggero, da diversi mesi, molti quartieri della Capitale sono stati invasi da questi contenitori attaccati alle ringhiere, posizionati accanto ai portoni o addirittura collocati sotto le finestre delle abitazioni. Ma cosa sono esattamente e come funzionano?
Da Prati a Trastevere, e anche nel caratteristico rione Monti, molti hanno osservato e immortalato questi oggetti mentre passeggiavano per le vie del centro storico. Variano in dimensioni, ma hanno tutti uno scopo ben preciso, ben lontano dall’essere romantico. I lucchetti a combinazione, noti anche come lockbox, sono dispositivi progettati per essere collegati alla maniglia delle porte o appesi alle finestre.
All’interno di essi è custodita una chiave e per aprirli è sufficiente inserire un codice fornito dal proprietario della casa o dell’appartamento in affitto. Questo sistema rappresenta uno dei molteplici stratagemmi adottati dai gestori di bed and breakfast per semplificare le procedure di check-in e check-out. Il cliente può accedere all’alloggio tramite moderne tecnologie, consentendo al proprietario di gestire tutto da remoto, senza dover essere presente all’arrivo del turista. Questo non solo risparmia tempo e denaro, ma garantisce anche una maggiore flessibilità agli ospiti.
Tuttavia, molte città, tra cui Genova, Milano e Venezia, stanno lavorando per eliminare definitivamente queste cassette di sicurezza dalle strade. La preoccupazione non riguarda solo questioni di abusivismo, ma soprattutto la sicurezza degli altri abitanti degli edifici. “Si genera un incessante via vai di persone che entrano ed escono dagli stabili, senza alcun controllo documenti e con un anonimato garantito a tutti”, lamenta un condomino nel quartiere Prati.
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