Presepe pinelliano, inaugurazione a piazza di Spagna.

L’Amministrazione capitolina, in occasione delle Festività natalizie, ha allestito a piazza di Spagna (lato via del Babuino), il tradizionale presepe artistico pinelliano che può essere ammirato dal pubblico fino al 6 gennaio.

Come riporta Roma Capitale, il presepe fu realizzato dal Comune per la prima volta nel 1965. Accoglieva allora le statuine dello scultore leccese Antonio Mazzeo, in una scenografia progettata dal pittore romano Angelo Urbani del Fabbretto, e realizzata dallo scenografo Vincenzo Confidati.

L’ambientazione e le figure erano ispirate alle caratteristiche scene popolari romane ottocentesche rappresentate da Bartolomeo Pinelli, e per questo il presepe assunse l’aggettivo di pinelliano.

Il presepe attuale è una ricostruzione recente (1986-1988), ma ripropone fedelmente l’originale, sia nella scenografia in legno e vetroresina, realizzata dalla ditta Romolo Felice, che nelle statuine in cartapesta: i trentatré personaggi, alti circa 70 cm, sono opera delle botteghe I Messapi e De Tommasi di Lecce.

Come ogni anno, prima dell’allestimento, le statuine sono state sottoposte a un delicato intervento di manutenzione per contrastare gli effetti dannosi degli agenti atmosferici, considerati i materiali facilmente deperibili con i quali sono realizzate.

“Rivolgo a tutti gli auguri. Stiamo cercando di animare la città con tante luci e presepi, questa è una vera e propria opera che racconta la Roma della prima metà dell’ottocento e le cui tracce sono ancora parte delle tante stratificazioni storiche della città”, ha detto il sindaco Roberto Gualtieri. “L’importanza del presepe è molto profonda, manda un messaggio particolarmente forte per i credenti ma è un messaggio universale di una città che va rigenerata, con i cantieri, ma anche con i valori della fratellanza e della speranza. E’ bello che questo messaggio parta da una delle piazze più belle della città”, ha concluso il Sindaco.

All’inaugurazione ha preso parte anche la presidente del Municipio Roma I, Lorenza Bonaccorsi che ha dichiarato: “Questo presepe è una bella tradizione, un auspicio di un sereno Natale per tutti. Dà gioia ascoltare la banda nelle nostre piazze. Che il messaggio per un Natale di pace e speranza arrivi a tutto il mondo”.

A Roma un treno ‘floreale’ sulla metro A per promuovere la mobilità sostenibile.

Una vera e propria esperienza immersiva per i viaggiatori. Un progetto IED e Atac intitolato ‘Terra Nuova’ per una città più green.

Come riporta l’agenzia Dire (www.dire.it) le nuove generazioni sono le protagoniste assolute del treno, ribattezzato da Atac ‘Flowers train’, che corre lungo la linea Metro A di Roma, da Battistini ad Anagnina, fino al 15 marzo.
Il viaggio a bordo dei coloratissimi vagoni apre le porte al ‘mondo’ di ‘Terra Nuova’, in cui l’arte delinea una visione futura per Roma, sempre più sostenibile e verde. Il progetto, pensato e realizzato da tredici studentesse italiane e straniere del master di Arts Management dell’Istituto Europeo di Design, risponde alla sfida lanciata da Atac, l’azienda per la mobilità della Capitale, nella creazione di concept artistici per trasformare un treno della metropolitana in un’opera dedicata alla mobilità sostenibile.

In un anno di lavoro tra Firenze e Roma, coordinate da Daria Filardo, nel capoluogo toscano, e da Francesco Dobrovich, nella Capitale, le studentesse hanno creato un progetto corale. Per il rivestimento del treno, tecnicamente detto wrap-up grafico, è stato coinvolto l’artista visuale Brando Corradini; per gli interni sono stati chiamati i licei artistici romani: Ripetta, Caravaggio e Giulio Carlo Argan, ragazze e ragazzi sono stati guidati da Matteo Modena, coordinatore del Triennale di Graphic Design in lingua inglese di IED Roma.

Corradini con l’aiuto dell’intelligenza artificiale ha realizzato una vera e propria esplosione di natura, che con i suoi colori accesi contamina le bellezze urbane della città, e ha l’obiettivo di sensibilizzare tutta la comunità verso un nuovo rapporto con l’ambiente, sempre più green, civile ed ecologico. Ispirazione che parte da Roma, città tra le più verdi al mondo. Studentesse e studenti hanno invece colorato i vagoni con disegni in cui la natura rigogliosa si fonde agli iconici monumenti del patrimonio culturale di Roma. Il loro è un paesaggio urbano che si trasforma in una tela dinamica, dove cultura e ambiente si fondono in una prospettiva rivoluzionaria.

Ecco allora che il ‘Flowers train’ diventa una vera e propria esperienza immersiva per i viaggiatori che si ritrovano dentro una mostra in movimento. Inquadrando con lo smartphone i QR Code disseminati nel treno, si ha accesso diretto al podcast ‘Terra nuova’ sull’app Loquis. Sette racconti, condotti dalle stesse studentesse, che svelano una contemporanea idea città. Sette interviste dedicate a chi vive Roma tra innovazione e sostenibilità, artisti, artigiani e imprenditori: dagli startupper di Mangrovia shop, e-commerce dedicato a prodotti per la cura del corpo e della casa zero-waste al team di Luleka, impegnato nello slow tourism, dalla filosofia di Groovin, che promuove moda, arte e musica underground partendo da brand indipendenti e virtuosi fino al racconto della street art in città con i muri ‘politici’ di Mauro Sgarbi. E ancora nel podcast voce a Brando Corradini, per un racconto approfondito dell’opera realizzata. Infine l’intervista a Francesco Dobrovich, coordinatore del master e direttore di produzione del Progetto Terra Nuova.
Sul sito ied.it/terranuova le studentesse hanno mappato alcuni murales che raccontano storie di sostenibilità nella città di Roma: “Incoraggiamo la comunità romana ad essere più attenta all’ambiente, decidendo di utilizzare la metropolitana per immergersi e scoprire l’arte pubblica della città”.