Roma, musei aperti anche a Natale e Santo Stefano.

(Foto Dire).

A Roma, l’atmosfera natalizia si coniuga con la generosità e l’accoglienza per i visitatori. Nel corso delle festività del 2023, la Capitale si distingue per la ricca offerta di eventi pensati per arricchire l’esperienza dei turisti.

Una piacevole sorpresa attende coloro che sceglieranno di trascorrere il Natale a Roma: i musei rimarranno aperti fino alle 14, permettendo ai visitatori di immergersi nell’arte e nella cultura anche durante questa giornata speciale. Ma le iniziative non si esauriscono qui; persino il giorno di Santo Stefano, i musei continueranno a offrire le loro porte aperte.

Il Ministro del Turismo, Gennaro Sangiuliano, ha espresso la sua gratitudine verso coloro che lavorano instancabilmente per garantire questa opportunità. “Io andrò in visita a ringraziare i lavoratori che sono lì e che garantiscono l’apertura”, ha dichiarato durante un evento a Milano, sottolineando l’importanza di riconoscere il contributo di chi lavora nel settore turistico.

Le sue parole riflettono un impegno concreto nei confronti dei visitatori provenienti da tutto il mondo, sottolineando che rispettare chi ha scelto di trascorrere le festività in Italia è una priorità. L’apertura straordinaria dei musei durante il periodo natalizio diventa così un gesto di accoglienza e di valorizzazione del patrimonio culturale italiano. In un contesto internazionale, dove il turismo rappresenta un importante contributo economico, Roma si conferma destinazione ospitale e attenta alle esigenze dei suoi visitatori.

Queste iniziative mirano non solo a promuovere l’arte e la storia della città eterna, ma anche a rendere l’esperienza turistica unica e indimenticabile. Un invito a esplorare Roma in un periodo speciale, con musei che fungono da porte aperte a una cultura che abbraccia il mondo

Roma, scoperta una magnifica domus nel parco del Colosseo: presenta decorazioni bellissime.

Una sontuosa dimora risalente al II secolo a.C. è stata recentemente scoperta nel cuore del parco archeologico del Colosseo, tra il Palatino e il Foro Romano. L’edificio, forse appartenuto a un senatore che guidò la conquista di una città nemica sul mare durante la Roma repubblicana, è un esempio di lusso e raffinatezza.

(Foto Ansa)

L’attenzione degli archeologi è stata immediatamente catturata dalla complessa decorazione delle pareti, caratterizzata da conchiglie di vario tipo, tessere di blu egizio, vetri pregiati e scaglie di marmo bianco, creando un mosaico “rustico” straordinario. La dimora, sviluppata su più piani e articolata a terrazze, presenta almeno tre fasi edilizie, risalenti alla seconda metà del II secolo a.C. e alla fine del I secolo a.C., distribuite attorno a un atrio giardino.

La sala principale, uno “specus aestivus”, una sala banchetti a forma di grotta, si distingue per la sua eleganza. Originariamente animata da spettacolari giochi d’acqua attraverso tubi in piombo nelle pareti decorate, la sala era utilizzata durante la stagione estiva. Il mosaico “rustico” presenta scene complesse e uniche, raffiguranti cataste di armi con trombe celtiche, navi con tridenti, timoni con triremi, suggerendo un duplice trionfo, terrestre e navale, del proprietario della dimora.

La lunetta soprastante svela un affascinante paesaggio con una città costiera, raffigurante forse una conquista bellica da parte del proprietario. La rappresentazione dettagliata di edifici, portici, torri e un grande edificio pubblico conferma l’appartenenza di quest’area a esponenti di famiglie senatorie romane.

Il ministro Gennaro Sangiuliano ha espresso soddisfazione per la scoperta, sottolineando l’importanza scientifica e culturale del ritrovamento. La domus sarà resa accessibile al pubblico nella primavera del 2024, offrendo uno sguardo unico sulla lussuosa vita di un aristocratico romano dell’antichità.