I migliori fast food di Roma secondo Tripadvisor.

Molto spesso capita di lasciarsi ispirare dalle app di recensioni quando abbiamo bisogno di scegliere un posto in cui mangiare. Roma oltre ai primi piatti deliziosi offre anche una vasta scelta di fast food.

Siamo in un’epoca in cui l’esperienza culinaria non si ferma al semplice pasto, per molti prosegue sullo smartphone tramite la pubblicazione di foto e opinioni. La recensione di locali e ristorante è ormai pratica comune, a volte diventa motivo di selezione durante la ricerca di un posto in cui sedersi a mangiare. Molto spesso i giudizi si fermano alla propria esperienza e generalmente vengono espresse considerazioni soggettive dettate dalle proprie preferenze. Ci sono occasioni però in cui la recensione diventa un’arma affilata a servizio del cliente e il passo da amatori a critici culinari è spesso troppo breve. Alcune volte basterebbe fare più attenzione e non lasciarsi travolgere dal rancore per un’esperienza poco positiva, si può ovviamente esprimere un parere negativo ma non andrebbe mai dimenticato che dietro quell’esperienza “sgradevole” ci sono uomini e donne che con pazienza ogni giorno provano ad accontentare tutte le persone che varcano la soglia dei locali.

Se si parla di recensioni Tripadvisor è un po’ come la stella polare per Cristoforo Colombo, ci siamo quindi lasciati consigliare da loro per stilare una classica dei migliori fast food della capitale. Sul gradino più alto del podio con ben 5 stelline e centinaia di recensioni positive troviamo ‘O FAMO STRANO. La “paninoteca” sprizza romanità da tutti i pori, il nome è già una garanzia, e il loro segreto pare essere il pane e l’abbondanza dei condimenti (carboidrato e generosità, in perfetto stile romano). Si accenna spesso anche ad una grande selezione delle materie prime, i visitatori che hanno lasciato le proprie opinioni esaltano spesso la qualità degli ingredienti.

Subito dopo si piazza PORCADELLA Piccolo spoiler: il locale è poco adatto a vegani e vegetariani. Come suggerisce il nome le specialità di questo locale sono essenzialmente due: porchetta e mortadella. I clienti sono stati conquistati non solo dalla qualità della porchetta (mica poco a Roma) ma anche per l’ottimo rapporto qualità prezzo. 5 stelline anche per Porcadella e un fiume di recensioni positive.

4.5 stelline invece per Panepiù Bistrot che merita comunque il bronzo. Questa baguetteria offre soluzioni per tutti i palati e tutte le esigenze. Nelle recensioni si esaltano spesso i sapori equilibrati e l’ottima scelta degli ingredienti. Anche la spesa sembra essere più che onesta secondo i recensori.

Appena fuori dal podio troviamo Mordi e Vai, un locale a conduzione familiare. Il menù raccoglie una selezione di panini ispirati alla grande tradizione romana. Trippa, polpette al sugo e molti altri classici della cucina della capitale. Insomma, un tripudio romano in formato panino.

Questa selezione raccoglie solo pochissime delle tante eccellenze del fast food romano, visitando Tripadvisor ci si accorge della grande abbondanza che c’è nella capitale. Mi raccomando però, non fermatevi alle recensioni, le esperienze di altri non devono necessariamente combaciare con le vostre.

Lo sapevate? Il Parco Regionale dell’Appia Antica è uno dei parchi urbani più grandi d’Europa.

A Roma il territorio che comprende il Parco Regionale dell’Appia Antica è una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa, seconda solo ad un parco spagnolo.

Nei territori della vecchia via Appia, tra il centro della capitale e i colli albani, si estende il Parco Regionale dell’Appia Antica, una delle aree verdi urbane più grandi d’Europa. L’area è senza dubbio uno dei residui storici più importanti dell’Agro Romano (il vasto territorio rurale che si estende intorno alle città di Roma) e oltre a Via Appia Antica comprende anche la valle della Caffarella, le aree archeologiche degli Acquedotti, Tor Fiscale, le tombe della via Latina, la Tenuta di Tor Marancia e quella della Farnesiana. Il parco è stato ufficialmente istituito nel 1988 dalla Regione Lazio ma l’idea di realizzare una grande area verde tra il cuore di Roma e i Castelli Romani arriva da lontano.

Un primo timido tentativo risale al periodo napoleonico, salvo poi rimanere solo un pensiero. Intorno alla metà dell’Ottocento arrivano però degli interventi significativi, il pontefice Papa Pio IX avvia infatti la sistemazione archeologica dell’Appia Antica affidando i lavori all’archeologo italiano Luigi Canina. Per il primo vero riconoscimento come area protetta bisogna attendere il 1931 quando in seguito ad una variante al piano regolatore viene istituita intorno ai territori dell’Appia Antica una zona di rispetto a salvaguardia del verde e del valore storico del sito.

I problemi non tardano ad arrivare e durante il secondo dopoguerra il “neo-parco” è minacciato dall’abusivismo edilizio (per la ristrutturazione dei casali preesistenti e il successivo insediamento di attività produttive) e da numerosi progetti di costruzione di complessi abitativi e sportivi a poca distanza dai monumenti. L’ondata di cemento viene sventata alla fine degli anni Cinquanta dall’associazione Italia Nostra che avvia una lunga battaglia per la salvaguardia dell’Appia Antica, l’attività di sensibilizzazione dell’organizzazione compatta l’opinione pubblica che con forza chiede la creazione di un vero e proprio parco. Nel 1988 gli sforzi di Italia Nostra vengono ripagati e la regione Lazio istituisce finalmente il Parco Regionale dell’Appia Antica.

Oggi questa riserva si estende per 4.580 ettari ed oltre ad essere l’area verde urbana più grande di Roma e uno dei parchi più vasti di tutta Europa. È seconda solo al Serra de Collserola, un parco spagnolo di 11.000 ettari che conserva oltre 1000 tipi di piante e 30 comunità vegetali. Subito dopo il sito dell’Appia antica si piazza il Lee Valley Park, un parco inglese di 4.046,9 ettari che costeggia il corso di un fiume.