Er Coridore de Borgo, il passaggio segreto dei papi

Er Coridore de Borgo (il corridoio del Borgo), conosciuto oggi come Passetto del Borgo, è un tratto sopraelevato e fortificato delle Mura Vaticane che dal Palazzo Apostolico, partendo da dietro il colonnato del Bernini, corre lungo via dei Corridori e via Borgo Sant’Angelo e termina dentro Castel Sant’Angelo.
Er Coridore de Borgo, il passaggio segreto dei papi.
Er Coridore de Borgo (il corridoio del Borgo), conosciuto oggi come Passetto del Borgo, è un tratto sopraelevato e fortificato delle Mura Vaticane che dal Palazzo Apostolico, partendo da dietro il colonnato del Bernini, corre lungo via dei Corridori e via Borgo Sant’Angelo e termina dentro Castel Sant’Angelo.
La sicurezza dei pontefici è sempre stata una priorità del Vaticano e per questo bisognava non solo avere delle solide mura capaci di resistere agli assedi più decisi ma anche delle vie di fuga per mettere il Papa al riparo nelle situazioni di forte pericolo. Questa necessità di avere un passaggio sicuro fu uno dei motivi per cui il vecchio tracciato del Corridoio del Borgo venne ristrutturato costantemente negli anni fino a diventare un’uscita di emergenza sopraelevata e fortificata capace di condurre il pontefice da Palazzo Apostolico a Castel Sant’Angelo.
In origine il Passetto era parte della struttura difensiva voluta da il barbaro Totila nel 547. Questo corridoio rialzato era a protezione del campo militare e fu realizzato con dei grossi blocchi squadrati in modo rudimentale, questa scarsa precisione costruttiva rendeva il tracciato irregolare e difficile al transito. Nell’852 Papa Leone IV decise di mettere mano alla passerella e fece costruire una cinta muraria alta 5 metri circa a difesa della basilica di San Pietro. Questa nuova struttura nasceva sulla cinta muraria precedente e venne dotata di un comodo camminamento utile alle ronde di controllo. Questa prima opera di ristrutturazione secondo alcuni studiosi però è da collocarsi nel 1277 ad opera di Papa Niccolò III e secondo altri fu invece Bonifacio IX a intervenire per primo sul Passetto. La teoria più accreditata rimane quella di Leone IV ma il mondo accademico rimane comunque diviso sul periodo storico che riguarda i primi sostanziosi interventi di revisione.
Il Passetto subì poi ulteriori trasformazioni volute dai pontefici Niccolò V, Sisto IV e Alessandro VI che contribuirono a rafforzare le mura aggiungendo percorsi per le ronde e torri di avvistamento. Il corridoio del Borgo aveva ormai assunto un’importanza strategica all’interno della difesa delle mura vaticane, aveva lo scopo non solo di controllare l’aerea sottostante ma anche quello di reprimere eventuali tentativi di accesso. Grazie alla posizione sopraelevata si potevano scagliare frecce e sassi contro i nemici, ma l’altezza consentiva anche di avere un passaggio sicuro e riservato per i prigionieri di rilievo che dovevano essere condotti nelle carceri vaticane. Questa passerella si rivelò di estrema importanza anche per un’eventuale fuga dei papi dal Palazzo Apostolico, in caso di aggressioni e assedi i vescovi di Roma potevano rifugiarsi tra le mura ben più solide di Castel Sant’Angelo sfruttando gli 800 metri della passerella elevata. Questo passaggio sicuro si rivelò fondamentale nel 1494 quando Papa Alessandro VI Borgia dovette utilizzarlo durante l’invasione di Carlo VIII di Francia, o anche quando Clemente VII fu costretto a rifugiarsi nel Castello durante il Sacco di Roma ad opera dei Lanzichenecchi. In questa ultima occasione il Passetto si rivelò indispensabile, mentre il Papa correva lungo le mura sopraelevate accompagnato da nobili e cortigiani che lo coprivano con un mantello scuro, la toga bianca avrebbe reso il pontefice un bersaglio facilmente individuabile, le guardie svizzere combattevano i nemici a terra riuscendo cosi a dare il tempo necessario a Clemente VII di battere in ritirata. Ancora oggi lungo le mura sono visibili i segni sparati dai mercenari tedeschi che trucidarono le guardie vaticane mentre difendevano la fuga del Papa.
Alla fine del 1500 con il cessare degli assedi il Corridoio del Borgo perse la sua funzione difensiva rimanendo però una via d’uscita più discreta per gli uomini del Vaticano.

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