In questa splendida foto inviata da Anna Loddo (una delle protagoniste immortalate), le alunne della II^ media femminile di Tortolì, composte e ordinate, posano davanti all’obiettivo. Correva l’anno accademico 1964-1965. Invia anche tu uno scatto speciale che immortala un momento
Zaira Pinna Deplano ebbe una vita brevissima: a soli 6 anni, il 14 luglio 1901, morì di meningite fulminante nella sua città natale, Iglesias. La famiglia affranta commissionò una statua in marmo bianco che riproducesse fedelmente le fattezze dalla sfortunata
Luoghi abbandonati e poco conosciuti a Desulo, nel Rione Ovolaccio. Radici storiche del paese di un tempo lontano, in una parete di un bar di 150 anni fa. Una scritta ben augurante che racchiude in poche parole quello spirito di
Come eravamo. Il pullman della linea Arbatax-Lanusei-Porto Torres negli anni Settanta. La foto è stata gentilmente concessa dalla figlia di Pietro Aresu, che ebbe l’idea della tratta da percorrere con questo mezzo 306 Granturismo. Invia anche tu le foto del
L’ex episcopio di Tortolì, oggi sottoposto a restauro e che sarà struttura polivalente, nel corso della sua storia ultracentenaria ha avuto molti utilizzi. Da palazzo nobiliare della famiglia Quigini-Puliga a episcopio, casa delle suore, sede militare, deposito alimentare, officina e
Scuola elementare di Tortolì nell’anno scolastico 1964/65: il maestro Useli e i suoi alunni. La foto è di Carlo Marcialis, pubblicata tempo fa nel gruppo FB “Sei di Tortolì se”. Invia anche tu le foto del passato ogliastrino alla nostra
L’Ogliastra è uno scrigno di bellezza di inestimabile valore. Oggi ci addentriamo nei rigogliosi boschi del territorio di Villagrande Strisaili e tra i profumi inebrianti della macchia mediterranea, dove sono custodite le cascate e le piscine di Bau Mela. Un’opera
Anno 1975, Massacro del Circeo: espressione terribile che riporta al fatto agghiacciante di cronaca nera accaduto tra il 29 e il 30 settembre a San Felice Circeo. La diciassettenne Donatella Colasanti e la diciannovenne Rosaria Lopez sono due giovani amiche.
Marincani era una contadina che viveva sulle pendici di monte Tarè, insieme al marito Perdu Coita, un burbero pastore del posto, che difficilmente faceva amicizia con qualcuno. Non avevano più pane e Maria decise di recarsi a cercarlo nel villaggio
I romani, a differenza dei cartaginesi, in Sardegna, durante il loro dominio, non si fermarono alle coste ma penetrarono all’interno dell’Isola, anche grazie a una articolata rete di comunicazioni stradali. Però, per lungo tempo, i romani conferirono in Sardegna il