Oggi andiamo a ricostruire insieme quella che era la “moda nuragica”, grazie ad alcune testimonianze giunte fino a noi. Le donne indossavano per lo più delle lunghe tuniche e dei mantelli. Portavano i capelli suddivisi in lunghe trecce e cappelli
In questo scatto degli anni sessanta, un gruppo di ragazzi si mette “in posa” per la foto di classe insieme al maestro Cesare Boi. Invia anche tu uno scatto che ritrae momenti di vita vissuta in Ogliastra alla nostra mail [email protected],
Quando c’è da puntare un dito, lo si fa senza pensarci due volte. Senza riflettere, senza ragionare abbastanza. Accusando, sbraitando, arrabbiandosi. Ma mai – o quasi, perlomeno – ci si chiede chi sia il perno del mondo sanitario. Quali siano
Già viene difficile immaginare come fossero, cento o duecento anni fa, i luoghi dove viviamo, ci si immagini quanto sia ostico pensare a come apparissero all’inizio del periodo Permiano, circa 295 milioni di anni fa. A chiarire i dubbi riguardo
L’essenza della semplicità: l’abito tradizionale di Bari Sardo secondo Gabriele Lai. Non particolarmente elaborato, privo di orpelli vistosi, essenziale nelle linee, sobrio nei tagli sartoriali e caratterizzato da una scelta di materiali tutt’altro che sfarzosa: è così che Gabriele Lai,
La foto di oggi, gentilmente concessa da Massimo Mulas, ritrae i casotti che negli anni Sessanta facevano capolino al Porto di Arbatax. Un vecchio ricordo di un’Ogliastra che non c’è più. Invia le foto più belle del passato ogliastrino alla
Il “detective dell’impossibile” così come viene soprannominato il personaggio immaginario ideato da Alfredo Castelli pubblicato in un fumetto per la prima volta nel 1982, ha “indagato” anche in Ogliastra. Nel “Il Mistero del Nuraghe” (numero 34 del Gennaio 1985) Martin
Il “Bombus terrestris sassaricus” è una sottospecie di questi imenotteri (stessa famiglia delle più nobili Api) endemica della Sardegna (quello che si incontra più facilmente nell’Isola): corpo peloso e tozzo, scuro, con una banda arancione appena visibile dietro il capo
Sa Pira Mamoi, una varietà di pera citata solo nel 1985 dall’Istituto per l’arboricoltura Mediterranea del CNR, racchiude in sé una storia di tradizione e sapore che risale a tempi antichi. Originaria di alcune zone dell’Isola, come Desulo, e cresciuta
Un agricoltore, mentre lavorava la terra nelle campagne di Tortolì, ritrovò un antico vaso. Al suo interno erano contenute numerose monete di bronzo risalenti all’epoca imperiale. Le più antiche sarebbero risalite al periodo di Diocleziano e le più recenti a