Il dorgalese Vincenzo Fancello era un giovane pastore quando si diede alla macchia, dopo aver tentato di uccidere un possidente benestante del suo stesso paese. Il movente sarebbe stata l’accusa, fatta dalla vittima stessa Antonio Dore, del furto di una
C’erano una volta tre fratelli poverissimi che un bel giorno incontrarono tre donne misteriose. Sembra l’incipit di una fiaba qualunque, ed effettivamente questa lo è. Tre doni magici, fatti da tre streghe, fatti ad altrettanti giovani pastori e agricoltori di terra
Nel territorio di Gairo Sant’Elena, precisamente all’altezza del Rio Sarcerei, si trova una Conca molto famosa in Ogliastra, chiamata in dialetto “Sa foggi ‘e Susanna” (La conca di Susanna). Dietro questo nome si nasconde una storia affascinante quanto drammatica: un
La leggenda affonda le radici nel lontano 1700 quando l’allora parroco del paese, Don Antonio Melis, fece costruire una chiesetta in onore della Madonna delle Grazie che gli aveva salvato la vita durante una tormenta. Sorpreso da una tempesta, il
Altra leggenda, sempre raccontata da Agugliastra, narra di un conte perfido e brutto che viveva nel castello di Quirra. Be’, forse, in effetti, la sua natura cattiva era strettamente collegata al suo essere, sì, insomma, veramente orrendo. Ma torniamo a
Un’antica leggenda seuese narra di un luogo tra le falesie calcaree, terribile quanto angusto, adibito a carcere. Un anfratto utilizzato dagli abitanti del villaggio scomparso di Santu Perdu – oggi scomparso – situato nel territorio comunale del paese montano. Non
Verso la fine degli anni ’20 ad Arbatax una famiglia di origine ponzese decise di costruire un albergo-ristorante nel piccolo borgo. L’Hotel Speranza sorse accanto ad una chiesetta molto antica, la Nostra Signora d’Adamo e la vista da lì
Cristo girava con Pietro nei salti di Baunei. I due ebbero fame e appena videro un uomo che zappava il suo campo si fermarono e gli chiesero qualcosa da mangiare. “Andate avanti”, disse l’uomo, “troverete la mia casa e mia
Nel corso del tempo gli esseri umani hanno usato miti e leggende per poter spiegare fenomeni naturali, allora di difficile comprensione. Allo stesso modo i sardi, i quali, nel tentativo di spiegare ai bimbi il rumore dei tuoni e il
A Seui alla fine de “beranu” (primavera), iniziava la disputa tra chi voleva “acapiai” (legare) e chi “scapiai” (slegare) “s’abba” (l’acqua). La lotta vedeva contrapposti i contadini, ai quali l’acqua era necessaria per irrigare le proprie coltivazioni, e i fornaciai