Così come da copione il nuovo super manager della sanità regionale Fulvio Moirano nella serata di ieri ha nominato i suoi più stretti collaboratori sui territori. A Lanusei, alla guida della vecchia Asl ogliastrina trasformatasi in Assl (area socio sanitaria
La Provincia Ogliastra, ufficialmente, non esiste più. Ed anche il suo albo pretorio così come previsto dalla normativa regionale di Riforma degli enti locali cessa di avere valore legale. Tutto ora è riconducibile alla Provincia di Nuoro che ha incorporato
L’analisi del voto in casa del Partito democratico ogliastrino? Complessa e profonda e decisamente più lunga di quella andata in scena ieri a Roma sulla sconfitta della Riforma costituzionale. Il Pd ogliastrino, che si è riunito venerdì pomeriggio a Bari
È il valore pedagogico della toponomastica la base del cambio portato avanti dall’amministrazione di Lanusei. La scelta di sostituire nomi di vie e piazze dedicati ai Savoia o ad alcuni personaggi del Risorgimento, ha acceso un interessante dibattito. Una raccolta
Ben prima di quello nazionale, che si riunirà a Roma domenica prossima, il Partito democratico ogliastrino si prepara all’analisi del voto. Venerdì prossimo, nell’aula consiliare di Bari Sardo con inizio alle 17, l’assemblea territoriale analizzerà il risultato uscito dalle urne
Chi si attendeva tempi rapidi per la definizione del poderoso Accordo di programma dell’Ogliastra dovrà (forse) ricredersi. La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru, che dovrebbe deliberare la presa d’atto della recente firma del Protocollo d’intesa avvenuta a Tortolì venerdì
“La statale 125, interrotta ormai da due mesi nell’indifferenza di tutti deve riaprire. La Giunta regionale intervenga quanto prima”. Più che un appello, quella del consigliere regionale ogliastrino Franco Sabatini, sembra una richiesta perentoria. L’esponente del Partito democratico, unica voce
È una vittoria schiacciante quella del No in Sardegna. Vuoi l’azione dei comitati, vuoi i punti oscuri della riforma su quelli che sarebbero stati i nuovi rapporti tra Stato e Regioni (che si portavano dietro spettri come il temuto stoccaggio
Sardegna, roccaforte dell’opposizione alla Riforma costituzionale. Con il 72,22 per cento di No (l’affluenza alle urne ha raggiunto il 62, 45 per cento) l’Isola ha raggiunto la più alta percentuale del dissenso nei confronti della legge costituzionale Renzi-Boschi. E in
I dati parziali relativi alle votazioni referendarie svoltesi in Sardegna, emessi dal Viminale, parlano chiaro: Il 72,2% dei votanti si è espresso contro la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi. Il Si è fermo al 27,7%, una debacle che ha