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In pochi lo sanno, ma la Sardegna ospita una creatura davvero unica: si tratta dell’Orecchione sardo, l’unico mammifero endemico d’Italia. Questo raro pipistrello esiste solo sull’isola e non ha eguali nel resto del Paese.
Il suo nome scientifico è Plecotus sardus, ma in lingua sarda viene chiamato affettuosamente sa pidinchedda. Si tratta di un piccolo chirottero dalle lunghe orecchie, che vive esclusivamente in alcune zone calcaree molto circoscritte: il Supramonte di Oliena e Baunei, il massiccio del Gennargentu e alcune aree limitrofe, come le pendici che si estendono fino al Lago Omodeo.
Scoperto solo di recente e in modo quasi fortuito, l’Orecchione sardo si distingue dagli altri pipistrelli simili presenti in Europa per la forma particolare dei suoi padiglioni auricolari, più grandi e prominenti. È un animale elusivo, poco studiato, e ancora oggi molte informazioni sulla sua vita rimangono sconosciute.
Si sa che predilige le altitudini medio-basse e le aree boschive, rifugiandosi in grotte, cavità sotterranee e soffitte scarsamente illuminate. Nonostante le poche conoscenze disponibili sul suo comportamento, questo pipistrello ha un’importanza ecologica e scientifica enorme. Viene infatti considerato vulnerabile, pur non essendo attualmente a rischio immediato di estinzione.
La presenza del Plecotus sardus contribuisce a rendere la Sardegna un vero scrigno di biodiversità, ricco di specie rare e paesaggi naturali straordinari.