Manifestazione culturale “Su Beni e is animas”, domenica 1 novembre

Domenica 8 novembre, si terrà, invece, la manifestazione “Svuotacofano”, un mercatino dell’usato al quale possono aderire cittadini e associazioni. L’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione socio culturale “Manima” informa che in occasione di Tutti i Santi, domenica 1 novembre, si
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Domenica 8 novembre, si terrà, invece, la manifestazione “Svuotacofano”, un mercatino dell’usato al quale possono aderire cittadini e associazioni.
L’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Associazione socio culturale “Manima” informa che in occasione di Tutti i Santi, domenica 1 novembre, si terrà la manifestazione dedicata ai bambini “Su Beni e is animas”.
Evento che prevede intrattenimenti di carattere culturale per le vie della Città di Tortolì, alla riscoperta delle antiche usanze nostrane relative alla richiesta di dolciumi per le anime del purgatorio.
L’appuntamento per i bambini e le famiglie è nella Piazza Seminario alle 16.30 per un reading. Successivamente, alle 18.00 sino alle 19.30, inizierà il giro alla riscoperta dei palazzi del centro storico di Tortolì.
Domenica 8 novembre, dalle 11.00 sino alle 19.00, si terrà presso il piazzale interno delle Scuole Elementari Centrali in Via Mons. Virgilio la manifestazione Svuotacofano. Si tratta di un mercatino dell’usato al quale potranno aderire esclusivamente privati cittadini e/o associazioni senza scopo di lucro che non svolgono attività commerciale in modo professionale, ma che offrano al pubblico oggetti usati o frutto del proprio ingegno, e non siano:
– titolari di autorizzazioni per l’esercizio del commercio in sede fissa o su aree pubbliche;
– artigiani che vendono i propri prodotti in forma imprenditoriale o professionale
– venditori ambulanti.
Per partecipare è necessario compilare il modulo di iscrizione e rispettare i parametri del Regolamento scaricabili dal sito del Comune di Tortolì. Per ulteriori informazioni contattare il Presidente dell’Associazione Manima sig.ra Carla Manca al 3206178758 – [email protected]

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Il segreto della genziana maggiore sarda: ecco come trasformarla in liquore

La genziana maggiore è ormai difficile da trovare. In Sardegna sopravvive principalmente nelle zone più elevate del Gennargentu, soprattutto a Talana sul monte che porta il suo nome. Ecco come trarne un ottimo liquore
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Tra le montagne della Sardegna cresce una pianta rara e affascinante: la genziana maggiore (Gentiana lutea). Alta fino a 1,5 metri, con fiori gialli disposti lungo il fusto, questa pianta perenne fiorisce solo dopo dieci anni, facendo della sua prima fioritura un vero evento della natura. La radice, a fittone, è il vero tesoro: custodisce proprietà digestive, toniche, diuretiche e antibiotiche, conosciute fin dall’antichità.
La genziana maggiore è ormai difficile da trovare. In Sardegna sopravvive principalmente nelle zone più elevate del Gennargentu, soprattutto a Talana sul monte che porta il suo nome. Qui cresce su terreni calcarei, in prati e alpeggi poco umidi, fino a 2200 metri di altitudine. Fiorisce tra giugno e luglio, ma va raccolta con attenzione: è una pianta protetta e può essere confusa con il veratro, tossico sia per l’uomo che per gli animali.
Il nome della genziana ha origini antiche: secondo la tradizione deriverebbe da Genzio, re dell’Illiria che nel 160 a.C. scoprì le proprietà benefiche delle radici. L’epiteto “maggiore” indica le dimensioni superiori rispetto alle altre specie di Gentiana, mentre “lutea” richiama il colore giallo dei fiori, diverso dalle genziane blu alpine.
Le radici essiccate della genziana venivano già utilizzate nel Medioevo per le loro proprietà medicinali. Stimolano l’appetito, facilitano la digestione e agiscono come tonico naturale. Ma è soprattutto nel liquore che la genziana esprime tutto il suo carattere: un amaro aromatico, inizialmente dolce, che lascia poi un retrogusto deciso e inconfondibile.
La raccolta delle radici avviene generalmente tra agosto e settembre. Per preparare il liquore in casa, essendo la pianta protetta, è necessario acquistare radici essiccate in erboristeria.
Ecco una ricetta semplice:
Ingredienti: 20 g di genziana maggiore, 10 g di menta essiccata, Scorza essiccata di un’arancia amara, Bacche di ginepro, Foglioline di salvia, Semi di finocchio, 1 litro di vino bianco secco, 80 ml di alcol a 95 gradi, 50 g di miele
Preparazione:
Coprire le radici e le erbe con vino e alcol, lasciando macerare per almeno 10 giorni e mescolando ogni giorno.
Filtrare il liquido e aggiungere il miele, mescolando bene.
Versare in bottiglie di vetro e conservare in un luogo fresco e buio
Il liquore risultante ha gradazione alcolica di circa 16%, colore ambrato e gusto che evolve dal dolce all’amaro. Le radici contengono principi attivi come genziopicroside e amarogentina, oltre a zuccheri naturali fino al 60% del peso secco.
La genziana maggiore è un vero gioiello della flora sarda: rara, protetta e preziosa, capace di trasformare una semplice radice in un liquore amaro dal sapore unico, custode di storia, tradizione e benessere.

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