La Regione stanzia 600mila euro per la campagna antincendio 2015.
canale WhatsApp

Tra i proverbi italiani più noti spicca “Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”.
Questo proverbio nasce nella cultura contadina italiana. Il Natale, festa della nascita di Cristo, era considerato un momento sacro da trascorrere rigorosamente in famiglia: un’occasione per rafforzare i legami, scambiarsi doni e gustare piatti tipici preparati secondo ricette tramandate di generazione in generazione.
La Pasqua, invece, celebrava la Resurrezione e la fine della Quaresima. Pur avendo un forte significato religioso, storicamente offriva più libertà: era il momento giusto per viaggiare, visitare amici, fidanzati o persone care lontane. Da qui l’idea che a Natale si stia con la famiglia, mentre a Pasqua si possa scegliere la compagnia.
Un’interpretazione religiosa di questa tradizione richiama un episodio del Vangelo: il giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus, a pochi chilometri da Gerusalemme. Per ricordare questo incontro, il lunedì successivo a Pasqua, ovvero Pasquetta, è usanza fare scampagnate e “gite fuori porta”, rievocando simbolicamente il viaggio dei discepoli.
Oggi il proverbio non è solo un richiamo alle tradizioni, ma anche un simbolo di equilibrio tra legami familiari e libertà personale. Ricorda quanto sia importante mantenere vivi i rapporti con chi ci è più vicino, ma anche concedersi di incontrare nuove persone e vivere esperienze diverse.
In un’epoca in cui le famiglie sono spesso divise tra città e regioni diverse, il detto conserva un fascino nostalgico: Natale resta il momento dei ritrovi familiari, mentre Pasqua può trasformarsi in un’occasione di svago, gite e nuove avventure.