La Saldimpianti Costruzioni Srl, azienda da anni attiva nella zona industriale di Tortolì, ha stabilito un’importante partnership economica con il governo iracheno per la costruzione di una raffineria di grandi dimensioni, del valore di cinque miliardi di euro, nella provincia di Al Anbar, nel sud ovest dell’Iraq. La Saldimpianti risulta essere l’interlocutore tecnico primario di questa raffineria, che vanta una capacità produttiva di 150mila barili al giorno.

Stamattina, presso la sala congressi dell’Hotel la Bitta a Porto Frailis, una delegazione di funzionari istituzionali iracheni, il Governatore della provincia di Al Anbar e i rappresentanti del Ministero del Petrolio dell’Iraq hanno incontrato il direttore della Saldimpianti Romeo Ingrosso, il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru e noti esponenti della politica sarda per presentare l’investimento che per l’intero territorio ogliastrino rappresenta una sfida ed una grande opportunità.

Il Governatore di Al Anbar ha sottolineato l’importanza che anche nel suo territorio sta avendo la raffineria, “che ha mosso economia ed occupazione e sta creando un dialogo molto costruttivo con l’Italia e specialmente con la Sardegna”, seguito dal Presidente Pigliaru che ha sostenuto con fermezza come “la globalizzazione non sia una minaccia per la nostra Isola ma una grande opportunità. Tortolì deve mostrarsi in grado di cogliere questa occasione, che avrà buone ripercussioni sul territorio in termini occupazionali, culturali e probabilmente anche in termini di flusso turistico. Siamo consapevoli di essere una regione piccola e pertanto dobbiamo cercare sempre più spazio nei mercati esteri, gli unici in grado di farci crescere a ritmi sostenuti e di creare posti di lavoro”.

Anche Roberto Bornioli, Presidente di Confindustria Sardegna Centrale, si è detto orgoglioso e felice di un investimento di tale portata: “Confindustria offrirà il proprio sostegno alla Saldimpianti che è riuscita, con professionalità e intraprendenza, a creare un solido ponte con l’estero. Al presidente Pigliaru, che ha visitato di recente il polo industriale di Tortolì-Arbatax, chiedo di spingere affinché la Sardegna punti sul manifatturiero”.

Questa sera la firma che suggellerà l’accordo tra la delegazione irachena e i business partner.

Questa mattina all’alba, Paolo Migali, 27 anni di Girasole, è stato arrestato dalla polizia nell’ambito delle indagini sulla morte di Marco Mameli, avvenuta in un vicolo la sera del 1 marzo durante una festa di Carnevale a Bari Sardo. L’arresto è avvenuto dopo un blitz della Squadra Mobile supportata dalle testimonianze raccolte nel corso delle indagini.

L’operazione è stata condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Nuoro. Secondo gli accertamenti e le indagini, Migali sarebbe responsabile dell’omicidio di Mameli, colpito con tre fendenti, uno dei quali mortale, e la stessa sera avrebbe anche ferito un altro ragazzo, Andrea Contu, di cui si è autoaccusato presentandosi spontaneamente in commissariato insieme al suo legale.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Lanusei, ha visto il coinvolgimento della Squadra Mobile di Nuoro, del Commissariato di Tortolì, della Polizia Scientifica e del RIS di Cagliari e del personale specializzato della Guardia di Finanza di Arbatax.

Le prove raccolte si basano sulle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi del luogo del delitto, su accertamenti tecnico-scientifici e sull’ascolto di numerosi testimoni. Il procedimento penale nei confronti di Migali è ancora in fase di indagini preliminari e la sua responsabilità sarà valutata nel corso del processo, mentre la Procura sottolinea che non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori.