Sul disastro dell’Airbus Germanwings e la depressione del copilota Lubitz. Il parere dello psicologo
canale WhatsApp

Ogliastra Informa ha presentato ufficialmente il nuovo veicolo in dotazione all’associazione: un Opel Vivaro a sei posti che, come sottolineano i volontari, “è una macchina della comunità, perché figlia del supporto di tante persone e attività del territorio”. Il mezzo, che l’associazione potrà utilizzare per tre anni con manutenzione e assicurazione comprese, rappresenta un tassello fondamentale per migliorare i servizi di trasporto in un territorio dove gli spostamenti non sono sempre agevoli.

La necessità di un nuovo veicolo era diventata evidente: il numero delle persone che frequentano l’associazione è più che triplicato e i viaggi quotidiani stavano ormai richiedendo tempi insostenibili. Con il Vivaro, che affiancherà il pulmino già in uso, sarà finalmente possibile ottimizzare le tratte, arrivare insieme in associazione e recuperare tra le due e le quattro ore al giorno. Un guadagno di tempo che permetterà di programmare attività di gruppo con maggiore serenità e continuità.

La nuova auto è stata acquistata grazie al contributo di 31 imprese ogliastrine, al patrocinio dell’Unione dei Comuni d’Ogliastra e al lavoro di coordinamento di Renato Asoni, che ha promosso il progetto sul territorio insieme ai responsabili di Nuova Mobilità Sarda. Un sostegno che, come ricorda la presidente Rita Ferreli, “racconta un vero lavoro di comunità”. Ferreli ha ripercorso anche l’impatto del primo pulmino, che ha alleggerito il carico delle famiglie e favorito una presenza più costante dei partecipanti alle attività.

“La gratitudine è infinita – afferma l’associazione – e nel corso dei prossimi tre anni avremo modo di ringraziare una a una tutte le realtà che hanno scelto di contribuire a questo progetto”. All’inaugurazione erano presenti don Piergiorgio, il sindaco di Lanusei Davide Burchi, Renato Asoni e i referenti di Nuova Mobilità Sarda, a testimonianza del valore collettivo di un mezzo che, da oggi, diventa davvero patrimonio dell’intera comunità ogliastrina.